Ringo e la supertestimone E' il primo faccia a faccia

37 La donna dovrà identificare il presunto omicida Ringo e la supertestimone E' il primo faccia a faccia Per Pietro Ballarin, il nomade di Ivrea finito in manette dieci giorni fa perchè sospettato dell'omicidio di Manuela Petilli, oggi è il giorno della verità. In mattinata, in un luogo tenuto segreto, ci sarà infatti il primo riconoscimento ufficiale del sinto da parte della supertestimone, la ragazza che il 2 agosto scorso, mentre si trovava alla fermata del bus davanti alla stazione di Ivrea, vide Ringo caricare Manuela sul suo scooter rosso e partire in direzione di Strambino. Il riconoscimento, che avverrà attraverso uno specchio in modo da mantenere segreta l'identità della ragazza almeno fino al momento del processo, è considerato di fondamentale importanza per gli inquirenti. Il difensore di Ringo, l'avvoca¬ to Ferdinando Ferrerò si era opposto: per lui l'identificazione non poteva avere valore di prova in quanto le fotografie del presento assassino della quindicenne di Strambino sono state pubblicate da tutti i giornali e trasmesse in televisione. Il giudice per le indagini preliminari Cecilia Marino ha però respinto la richiesta, fissando per oggi, ad un mese esatto dalla scomparsa di Manuela, il confronto. Nell'arco di un paio di settimane, invece, il Tribunale della libertà dovrà pronunciarsi sull'istanza di scarcerazione che il difensore del nomade ha presentato. «Il castello accusatorio - osserva l'avvocato Ferrerò - è debole. Non ci sono prove consistenti della colpevolezza di Ringo».

Persone citate: Cecilia Marino, Manuela Petilli, Pietro Ballarin

Luoghi citati: Ivrea, Strambino