Piccole cose da scoprire di M. Fe.

Piccole cose da scoprire Piccole cose da scoprire Dalla guarnizione delle porte alle maniglie e ai comandi aria TORINO. «Noi tecnici abbiamo lavorato al progetto di questa vettura ricorrendo alle nostre competenze, ma anche con molta passione e, soprattutto, mettendoci dalla parte del cliente. Cosa avremmo voluto noi, come automobilisti? Dovevamo fare una vettura amichevole, che offrisse subito, visivamente, un'impressione di solidità. La gente troverà tante piccole interessanti cose». A Stefano Jacoponi, 52 anni, responsabile della ricerca e dello sviluppo di Fiat Auto, brillano gli occhi. Molto tempo fa, quando era un giovane ingegnere, era alla Ferrari e cercava di rendere competitive le «rosse». Adesso, con il team di Paolo Cantarella, ha lavorato per far «correre» la Punto nel G. P. d'Europa. E, allora, vediamole queste «piccole cose» che impreziosiscono la nuova berlina italiana. Ad esempio, le guarnizioni delle porte. Sono belle spesse, grasse, a tre labbri e quello superiore fa da grondaietta per la raccolta dell'acqua in caso di pioggia: il tetto è liscio e, naturalmente, bisognava evitare che le gocce bagnassero chi entrava o usciva dall'abitacolo. «Abbiamo voluto - spiega - che fosse funzionale ma anche piacevole da vedere e toccare. Quando apri la porta, è il primo elemento che uno si trova davanti agli occhi. Ci appoggi sopra una mano, magari. Perciò l'abbiamo fatto morbido e consistente. E' il frutto di un attento studio compiuto con i fornitori e con i tecnologi, perché poi la guarnizione doveva essere montata in maniera corretta». La ricerca delle sensazioni tattili piacevoli si esprime anche in altre forme. Prendiamo i comandi dellle boccole dell'aria sul cruscotto. «Abbiamo accantonato la solita plastica, un po' fredda e abbiamo scelto una gomma speciale. Anche qui le dita toccano una superficie morbida, compatta». E poi la maniglia interna del portellone posteriore. «L'abbiamo disegnata in modo che la mano, chiudendo la porta, possa essere ritratta in modo naturale. E' zigrinata: presa più sicura». Un lungo discorso meriterebbero i sedili anteriori. «La regolazione dello schienale - dice Jacoponi - non è a scatti, come sulla maggioranza dei modelli della categoria della Punto, ma dolce e continua. Una soluzione meno facile da realizzare per noi tecnici, ma più comoda per il cliente, che trova sempre la posizione ideale di guida. E nella vettura a 3 porte il posto a fianco del pilota ha una "memoria": alzi lo schienale, fai scorrere il sedile, il passeggero entra o esce e il tutto ritorna nella posizione di partenza. Una scelta .di comodità e di sicurezza: la gente tenderà a usare questa parte della macchina, cioè a scendere o salire dal lato marciapiede». Altre chicche: maniglie interne diverse per la porta di destra e quella di sinistra (ragioni ergonomiche), maniglie esterne che non rompono le unghie, ruotino di scorta con gli attrezzi ordinatamente disposti al centro, gommini per ammortizzare la cappelliera (niente rumorini), un coperchietto sul pavimento, lato passeggero, con il numero di telaio. Una vettura «pensata» in tutti i sensi. [m. fe.]

Persone citate: Paolo Cantarella

Luoghi citati: Europa, Torino