la Lazio finisce in gabbia

Una polemica al giorno e i dirigenti cercano di isolare i giocatori Una polemica al giorno e i dirigenti cercano di isolare i giocatori la Lazio finisce in gabbia Le proteste di De Paola, Doli e Fuser SOCIETÀ' SENZA PACE LROMA A Lazio barcolla, stringe i denti e si chiude in un bunker. Tor di Quinto vede nascere una polemica ogni ventiquattro ore, e allora spunta anche un bel cancello per isolare i giocatori e la libertà di parola viene assai ridotta: sarà la società a scegliere giorno per giorno chi può «affrontare» i cronisti. De Paola, Doli, Fuser, Gascoigne, la polemica tra gli ultras della Nord e Cragnotti: ecco in stretto ordine alfabetico tutti i guai della Lazio, veri o inventati (come sostiene la società) che siano. Certo non c'è male dopo solo sette giorni di campionato. E si capisce la reazione di Zoff, rabbiosa e quasi disperata. Si sente solo, l'allenatore biancazzurro, e condannato a vincere sempre. «Sono senza difese, fatti e numeri non contano più. Siamo sempre in prima pagina per casini. Eppure usciamo da tutti i campi con dignità. Non voglio parlare di congiura, però questi sono i fatti. Il precampionato è andato così così e ci hanno sparato addosso, stessa musica dopo la buona partita con il Foggia. Qui è sempre guerra, non capisco perché. Cosa succederà se perdiamo con la Reggiana?». Fino a domenica a tener alta la tensione erano Gascoigne, in ritardo di preparazione, e il rapporto tra ultras e dirigenza. Poi è uscito allo scoperto De Paola («Non voglio stare in tribuna, vendetemi o fatemi giocare») e l'allenatore è intervenuto immediatamente: «Si arroga un diritto che non ha: cosa dovrebbero dire gli altri che non entrano negli undici? Non contano Zoff o De Paola, conta solo la Lazio. Lui invece pensa solo a se stesso e non al bene del gruppo». Caso chiuso con una multa e la quasi certa cessione a breve termine. Ma la grana non si esaurirebbe qui, perché se De Paola finisse al Brescia, la Lazio potrebbe avere Hagi mentre Doli potrebbe tornare in Germania, come ha già fatto Riedle. «Interpretazione fantasiosa della realtà», dice Bendoni. «Tutte bugie - insiste Zoff - d'ora in poi faremo parlare solo il campo. Io sono contro i silenzi-stampa, però a questo punto è inutile che parli. Tanto mi prendono per lo scemo del villaggio». Mentre Doli preferisce tacere, da Coverciano arrivano dichiarazioni di Fuser che non fanno certo piacere a Zoff: «Il Foggia, domenica, si è dimostrato più squadra di noi, non siamo pronti per lo scudetto. Il modulo della Lazio mette in pericolo il mio posto in Nazionale. Ma certo non posso pretendere che Zoff cambi idea». Più tardi il giocatore ridimensiona le sue frasi, spiegando che non voleva sollevare un vespaio. Ma l'alle¬ natore puntualizza: «Fuser è andato in Nazionale perché ha fatto 10 gol, e con il mio gioco. La cosa si commenta da sola». Nervi a fior di pelle anche in società: «Qui si vuole creare il mostro a tutti i costi. Ogni giorno c'è un attentato alla tranquillità della squadra». Insomma, brutta situazione per una società che Cragnotti vuole fare grande. Il presidente ha gettato sul mercato 100 miliardi in due anni e, dopo aver conquistato il passaporto Uefa, vorrebbe tirare le somme. E' l'anno decisivo anche per Zoff, a giugno scade il suo contratto. Il tecnico vorrebbe essere giudicato solo sui risultati, invece sconta i toni troppo ruvidi, il non essere riuscito a farsi amare. E paga anche le incertezze della società che, dopo le mille polemiche del caso Riedle-Boksic, è riuscita a far apparire come un ripiego anche l'acquisto di Casiraghi, centravanti della Nazionale. Ovviamente, c'è già un nome pronto per la panchina della Lazio 94-95, il solito, quello di Zeman. Zoff può «sopravvivere» solo con un grande campionato, a cominciare da Reggio Emilia e proseguendo con successi in serie in Coppa Uefa. E deve anche condire il tutto con qualche sorriso. Compito duro, ma Zoff non è tipo da scomporsi. Piero Serantoni Zoff sta per perdere la pazienza: «Che cosa succederà se la Reggiana domenica ci batte?» WS u É Zoff è nuovamente in discussione e già si parla della sua sostituzione l'anno prossimo: spunta il solito Zeman

Luoghi citati: Coverciano, Germania, Lazio, Reggio Emilia