Nuovo maxi-ristorante con bus privato

Nuovo maxi-ristorante con bus privato Al «Pastarito» si mangia pastasciutta nella «romantic area» (a lume di candela) e allo spazio giovani Nuovo maxi-ristorante con bus privato Davanti al D'Azeglio, con 680posti è il più grande della città Si diffonde la tendenza a mangiare in fretta e in compagnia, in ambienti sempre più ampi. A ferragosto è stato aperto il McDonald's in piazza Castello, venerdì è stato inaugurato il «Pastarito» in via Parini di fronte al liceo «D'Azeglio», un ristorante da 680 posti: il più grande della città. Se al McDonald's dominano gli hamburger, al Pastarito regna la pastasciutta. A partire dai prossimi giorni, dalle 12 alle 15, gireranno per il centro due navette da 18 posti, pronte a caricare gratuitamente i clienti. Spiega il direttore Giovanni Costa, milanese: «Ogni giorno arriva in centro una valanga di impiegati che, posteggiata l'auto, si preoccupano di non rimuoverla fino a sera. I pulmini sono stati programmati per agevolare questo tipo di clientela. Prevediamo convenzioni con aziende e istituti». Il ristorante punta a servire 500 coperti a mezzogiorno e non meno di 600 alla sera, dalle 19 alle 2 di notte. Quattro i saloni raccolti intomo ad un sofisticato dehors interno e collegati da due ascensori, con il rosso delle tende temperato da tovaglie bianche e sedie nere. Il piatto più caro - pasta alla bottarga - costa 15 mila lire, con 5 mila si beve mezzo litro di vino alla spina. In alternativa: maxinsalate, antipasti e dolci. Nel personale rientrano 12 addetti alla cucina che è sistemata «a vista» sull'entrata, e 30 tra camerieri e impiegati. Il locale si articola tra uno spazio-giovani con sottofondo musicale, una zona non-fumatori, e una «romantic area» con candele e musica classica. Dappertutto piante verdi e pareti trasparenti, decorate con un'«imbottitura» a base di fusilli e maccheroni. Ma ce la faremo, noi torinesi, a ingozzarci con 2 etti e più di trenette o gnocchi dopo una serata al Regio? Giovanni Costa: «Siamo legati alla società "Ristora" che ha localizzato a Torino il suo primo esercizio destinato a un pubblico di massa, in grado di abbinare un costo contenuto a un'alta qualità di servizio, genuinità e ospitalità ambientale. E' una formula che dovrebbe trovare una risposta positiva, a partire dai giovani». Non ci sono ostacoli, insomma. Neppure da parte della nuova legge 287 sui locali pubblici, in attesa di regolamento dal '91, che prevede una programmazione non più basata sulla dimensione degli esercizi ma solo sul loro numero. In attesa che gli Enti locali affrontino il problema', previo l'acquisto di una licenza è quindi caduta ogni differenza tra l'apertura di un chiosco e quella di un ristorante megagalattico. ÌÉÌÉ Un gruppo di commensali nel nuovo locale di via Parini che a pranzo accoglie soprattutto impiegati. La sera è aperto dalle 19 alle 2

Persone citate: D'azeglio, Giovanni Costa

Luoghi citati: Torino