Musica italiana e cena stile Savoia di Agnese Vigna

Musica italiana e cena stile Savoia Musica italiana e cena stile Savoia Concerto al Regio, poi tutti nei giardini di Palazzo Reale PTORINO IU' sobrietà, meno lustrini. Lo stile sabaudo - compostezza, rigore e concretezza - ieri sera è andato in scena al teatro Regio. In armonia con i tempi. La «Serata italiana», questo il titolo del concerto, è diretta da Vijekoslav Sutej: tutta arie italiane, naturalmente, per le voci di José Carreras e di Cecilia Gasdia, coppia inedita della lirica internazionale, e del baritono Leo Nucci. Con musicisti e cantanti, Torino si stringe attorno alla Fiat, per festeggiare la Punto. E la cena di gala, dopo il concerto, è un «invito a Palazzo», come si usava dire ai tempi dei Savoia. Nei giardini del palazzo reale secentesco sembra di esser tornati indietro nei secoli: stesso addobbo, stesso cerimoniale, persino stesso menù di tanti anni fa. Invitati 1200 giornalisti di tutti i Paesi, e altri seicento ospiti tra autorità cittadine, personalità della cultura, dell'economia. E naturalmente tutti coloro che hanno lavorato alla Punto. Il sipario del Regio si alza alle 20,45. Da quasi un'ora la folla scia- mava, ordinata, nel rosso e vellutato atrio. L'avvocato Giovanni Agnelli - sempre puntuale - è tra i primi, con la moglie Marella, in tailleur rosso, seguito dal sindaco di Torino, Valentino Castellani e dal presidente della giunta regionale Giampaolo Brizio. Passa Um¬ berto Agnelli, con la moglie Allegra Caracciolo, tailleur blu carta da zucchero: «Dieci anni fa presentammo la Uno a Cape Canaveral, quest'anno siamo qui a Torino, in Italia. I tempi sono cambiati, oggi è giusto valorizzare il nostro Paese». Passa il «padre» della Punto, Paolo Cantarella, con la moglie Clara. Tra i volti noti, Giorgio Forattini, un habitué del Regio, ideatore della campagna pubblicitaria della «Uno». Come le sembra la nuova auto Fiat? Sciccosa e i printosa come la progenitrice? «La Punto? E'... puntosa!». Il corteo degli ospiti illustri prosegue: ci sono editori e imprenditori, manager e professionisti. Ecco Gianluigi Gabetti, Giorgio Garuzzo, Sergio Pinfinarina, Giorgio Giugiaro. Ci seno Marida Recchi con i figli, l'avvocato Franzo Grande Stevens, Lorenzo Necci, Carlo De Be¬ nedetti, Vittorio Chiusano, Gianmario Rossignolo e molti altri. Abiti sobri per i signori, più vivaci le «mise» delle ospiti: come Elda Tessore, sovraintendente al Regio, in bianco, e la stilista Paola Sanlorenzo, abito di «georgette» nera. L'amministratore delegato della Fiat, Cesare Romiti, è compiaciuto: «Abbiamo voluto offrire uno spettacolo e una cena molto particolari, riunendo il mondo del lavoro e quello dei mass media di ogni continente. E tutto per festeggiare un'autovettura che segna una vera svolta per la Fiat». Poco dopo le 22 il concerto termina, dopo oltre un'ora di grande musica, italianissima come la Punto: dal Barbiere di Siviglia al Trovatore, dalla Traviata alla Tosca. In decima fila l'avvocato Agnelli applaude; c'è il bis. Applausi anche in piazza San Carlo, dove dai maxischermi si ripetono gli acuti di Carreras. I 1800 ospiti si trasferiscono nei giardini di Villa Reale. Li accoglie la secentesca fontana delle Nereidi e Tritoni, capolavoro di Simone Martinez, creata nel 1750 per essere il «cuore» dei giardini reali e tornata all'antico splendore, grazie al restauro sponsorizzato Fiat. Un quintetto suona musiche del 600 in un «teatrino vegetale» tutto di foglie. Nel giardino inizia lo spettacolo: giochi di luce, fuochi d'artificio monocromatici (un solo colore per volta) come prescriveva il cerimoniale sabaudo. Un colpo di gong, e la cena è servita: i 180 tavoli habillé sono disposti sul perimetro del cortile, drappeggiato con 1400 metri di tele «ecru» con galloni arancio. Per menù, un piccolo editto di pergamena arrotolata e chiusa con un nastrino verde: «Corolle di rose alla principesca, margherite dorate in salsa tartufata, sformato ai fiori di zucca, filetti di pollanca allo scarlatto, mousse di sottobosco in calici di cioccolato; friandises caffè». Il tutto sotto la regia di Baratti, Daturi e Motta, Stratta e Cambio, le vecchie firme dell'alta gastronomia torinese. Agnese Vigna Umberto Agnelli: valorizzata l'Italia Forattini: «La Punto? E' puntosa!» Cesare Romiti (foto sopra) e il sindaco Valentino Castellani Alla festa per la Punto al Regio giornalisti managers, ospiti illustri Nella foto Giovanni Agnelli con donna Marella

Luoghi citati: Italia, Savoia, Siviglia, Torino