Inchiesta sui medici massoni

Dalla Procura di Palmi l'ordine di sequestro delle cartelle professionali: finora Bologna nel mirino Dalla Procura di Palmi l'ordine di sequestro delle cartelle professionali: finora Bologna nel mirino Inchiesta sui medici massoni Il giudice Cordova: favoriti nella carriera PALMI. «Sempre con riferimento alla parte deviata, è certo che la massoneria appare come il tessuto connettivo per la gestione del potere. E' un fenomeno che è sempre stato ignorato o sottovalutato»: in queste poche battute, pronunziate il 9 luglio scorso davanti alla commissione parlamentare Antimafia, c'è tutta la «filosofia» dell'inchiesta che, ormai da tre anni, il procuratore della Repubblica di Palmi, Agostino Cordova (che nei prossimi giorni dovrebbe prendere possesso della sua nuova carica, alla Procura di Napoli) sta condu^ cendo sulla massoneria e sulle sue più o meno accertate storture. Quella sulla massoneria è un'inchiesta che ciclicamente salta fuori. Si fa dimenticare per qualche mese e, poi, torna all'attenzione dell'opinione pubblica all'improvviso, quando qualcuno degli atti che vengono compiuti quasi quotidianamente trapela e per questo vista la materia - deflagra. L'ultimo tassello di questa inchiesta (si parla di quintali di materiale acquisito agli atti) viene da Bologna, da dove è rimbalzata la notizia che Cordova ha chiesto l'acquisizione dei fascicoli personali di 190 medici che lavorano alle dipendenze delle locali Usi e dell'Istituto ortopedico «Rizzoli». Il curriculum di ciascun medico sarà controllato soprattutto per quanto riguarda gli avanzamenti di carriera. Il perché di questo accertamento, vista anche la natura delle indagini, appare chiaro: capire se tra i 190 medici ve ne siano di iscritti alla massoneria, più o meno ufficiale, e che per questo abbiano ottenuto dei benefici, tradottisi in avanzamenti di carriera non completamente giustificati. Sulla iscrizione alla massoneria non dovrebbero esserci dubbi: la richiesta di acquisizione dei fascicoli segue, infatti, quella di elenchi dei medici delle Usi dell'Emilia Romagna seguita a quella degli iscritti alle varie Logge. Probabilmente quello di Bologna è solo un capitolo di questo nuovo troncone dell'inchiesta, che potrebbe parallelamente svilupparsi, proprio in queste ore, in altre città dove la massoneria è forte. D'altra parte questa tranche dell'inchiesta era stata in un certo senso preannunziata dallo stesso procuratore di Palmi davanti alla commissione Antimafia quando aveva detto che tra gli accertamenti avviati ce n'erano anche di relativi all'appartenenza ufficiale a Logge oltre che di esponenti politici anche di alti gradi dello Stato, magistrati e baroni del mondo universitario, anche di «alti livelli di quello sanitario», spiegando, successivamente, che dall'inchiesta era emerso che «alcune cen¬ trali massoniche sono centri di raccomandazioni». L'inchiesta del procuratore Cordova scattò nell'estate di tre anni fa concretizzandosi, nella notte tra il 2 ed il 3 dicembre del 1991 quando, su provvedimenti firmati dal braccio destro di Cordova, il sostituto procuratore anziano Franco Neri, 66 persone furono arrestate e per 70 furono emessi avvisi di garanzia con l'accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso, in relazione soprattutto all'attività della cosca dei Pesce di Rosarno, notoriamente tra le più feroci della 'ndrangheta. Tra i destinatari degli avvisi di garanzia anche Licio Gelli, il cui nome compare ormai in pianta stabile in questa inchiesta che lega 'ndrangheta, politica, affari e massoneria. Gelli, in particolare, è accusato di aver fatto valere le sue amicizie vantando la possibilità di pilotare alcune decisioni in sede di Cassazione. Un'inchiesta, quella di Cordova, che è andata avanti in questi ultimi anni tra spettacolari sequestri di documenti (gli ultimi riguardano carteggi di Augusto De Megni ed Armando Corona) e smentite e che ha avuto come conseguenza anche l'ennesima scissione in seno alla massoneria italiana, che ormai conta circa 25 confessioni. Diego Minuti

Luoghi citati: Bologna, Emilia Romagna, Napoli, Palmi, Rosarno