L'Olp: ci sciogliamo diventiamo governo
«La nostra Carta costituzionale che nega l'esistenza di Israele è superata, anzi nulla» «La nostra Carta costituzionale che nega l'esistenza di Israele è superata, anzi nulla» L'Olp: ci sciogliamo, diventiamo governo Si prepara la stretta di mano con Rabin in Marocco TUNISI. La carta costituzionale dell'Olp è «nulla e superata da tempo», e quindi è infondato il rifiuto di Israele a riconoscere l'Olp, ha affermato a Tunisi Bassam Abu Sharf, uno dei più stretti collaboratori del presidente dell'Olp Yasser Arafat. La conferma che la carta fondamentale dell'Organizzazione non vale più eliminerebbe l'ostacolo fondamentale che ritarda un riconoscimento formale israeliano dell'Olp, poiché scomparirebbe il capitolo sulla «liquidazione finale dello Stato ebraico» come scopo ultimo del movimento. La dichiarazione di Abu Sharif, è stato commentato da anonime fonti palestinesi a Tunisi dove l'Olp ha sede, dovrebbe contribuire ad accelerare l'accordo per la formalizzazione del riconoscimento reciproco durante l'undicesima sessione del negoziato arabo-israeliano a Washington. Sempre Sharif ha detto che «l'Olp si scioglierà per dar vita a un governo provvisorio che avrà il compito di costruire lo Stato palestinese. Il governo avrà sede a Gerico, si insedierà già a gennaio, sarà guidato da Yasser Arafat e composto da personalità interne (ai Territori occupati) ed esterne». Sharif ha precisato che il governo palestinese «avrà bisogno soprattutto di tecnocrati». Arafat e il premier israeliano Yitzhak Rabin si incontreranno prossimamente in una capitale del Maghreb, Tunisi o Rabat: lo scrive l'agenzia egiziana Mena in un dispaccio da Tunisi, citando «fonti palestinesi responsabili». L'incontro è previsto da molte settimane. Con ogni probabilità verrà scelta la capitale marocchina, «dato che re Hassan II sta da tempo operando per un riavvicinamento tra arabi e israeliani». Arafat ripartirà oggi da Khartoum per la Siria e la Mauritania e ha intenzione di recarsi anche in Giordania: lo ha detto lo stesso Arafat al termine di un colloquio privato durato circa un'ora, all'aeroporto di Khartoum, con il capo della giunta militare al potere in Sudan, Omar el Beshir. «La visita in Sudan - ha detto Arafat - rientra nell'ambito di un tour che mi ha già portato in Yemen, Egitto e Sudan, e che prose¬ guirà in Siria, Mauritania e Giordania». Il colloquio con Beshir è stato incentrato sugli attuali sviluppi della questione palestinese . Dopo l'incontro all'aeroporto, Arafat si è recato in città dove potrebbe avere un incontro segreto con il leader integralista Hassan el Turabi, vicino al movimento integralista palestinese Hamas. Frenetici contatti sono in corso anche tra Siria e Giordania. Il presidente della delegazione palestinese ai negoziati con Israele, Faisal al Husseini ha dichiarato in un'intervista al quotidiano parigino «Libera¬ tion» che il ritiro degli israeliani da Gerico e Gaza può costituire solo una prima tappa nel processo di pace arabo palestinese, la cui realizzazione richiede il ritiro israeliano da tutti i Territori arabi occupati e la risoluzione della questione di Gerusalemme Est. L'avvio del negoziato su Gerusalemme, segreto o pubblico - ha detto - deve essere immediato, se non si vuole compromettere la prospettiva di pace aperta dall'opzione Gaza-Gerico. Una fonte del governo israeliano ha dichiarato che nel pacchetto dell'accordo Gaza-Gerico ci sarebbe anche il «diritto al rientro» per i palestinesi rifugiati in Libano, Siria, Giordania e altri Paesi. I palestinesi che potrebbero rientrare, circa 200.000, lasciarono i territori dopo la Guerra dei 6 giorni. le. st.] Peres: attendo una pubblica rinuncia al terrorismo Nablus • West Bank a INSEDIAMENTI ISRAELIANI Ponte Adam Fiume Giordano Ramallah A ▲ A GIORDANIA GEFUCOgJ|A ^ Ponte Allenby GERUSALEMME 0 10 km
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