AVVOCATO GRISHAM, IL TUO CLIENTE E' FINTO

AVVOCATO GRISHAM, AVVOCATO GRISHAM, IL TUO CLIENTE E' FINTO che ora aspetta una morte che non lo riguarda. Ma, nessuna paura, Mark riesce a fuggire e da questo momento iniziano le sue peripezie: è diventato uno di quei bambini che sanno troppo, personaggio ideale per una trama dalla suspense assicurata (ricordate il Testimone, con Harrison Ford, nei panni del poliziotto buono?). Il procuratore distrettuale Foldricg è convinto che Mark abbia ricevuto la confidenza del suicida e vuole a tutti i costi sapere: se manca il cadavere, niente condanna e quindi niente rielezione. Il killer La Lama, nel dubbio, lo vuole morto. Mark non parla e non vuole parlare per paura e un avvocato-donna di 52 anni, con frangetta grigia e occhiali rotondi, si batte per lui appellandosi a tutti gli emendamenti. E alla fine ... Immaginate adesso che un avvocato del Mississippi, l'ormai famosissimo John Grisham, voglia tentare un esperimento di «televisione scritta» e che si metta al computer per raccontare la trama di questo telefilm, arricchendolo di dialoghi e personaggi. Avrete tra le mani le quattrocento pagine de II Cliente, pronto a competere con gli altri prodotti degli avvocati che hanno lasciato le arringhe per i best-sellers. E' un autentico «romanzo televisivo», in °ui i personaggi sono schematici . -^vedibili, sia nelle figure, sia nelle azioni. Il procuratore è il fratello minore di quello che si oppone da decenni senza successo a Perry Mason, il giudice minorile sembra un parente dei Robinson, nero di pelle, bianco di capelli, golosissimo, tanto da addentare panini durante la «sua» udienza, dispotico e villano, ma, al fondo, giusto. I dialoghi sono secchi, pronti a riscuotere un facile successo in un'ideale platea di spettatori; la descrizione delle azioni è la traduzione scritta delle immagini girate in esterno. La televisione entra poi nel libro attraverso Mark, il giovane protagonista. Egli è testimone di un grave segreto, che scuotereb¬ be qualsiasi adulto, creando agitazioni e tentennamenti. Invece no: il piccolo inganna il poliziotto, dialoga con l'Fbi, sceglie un avvocato, si accorda con lui con saggezza. Il mondo gli crolla addosso, il fratellino è all'ospedale in coma, la mamma perde il lavoro, la roulotte in cui vivono viene bruciata. I suoi occhioni non sono però sgranati e impauriti: i telefilm gli hanno insegnato come muoversi ed egli parla per sentito dire dalla tv (anzi, quasi solo dalle puntate di Avvocati a Los Angeles). Nella sostanza, il romanzo che si propone di sbancare le classifiche è un medagliere di stereotipi letterari, grossolani e prevedibili, ingessati in una precostituita funzione. Nessun lavorìo sui contorni e sugli umori: vince il bene, il cattivo è sconfitto, ed ha la meglio su tutti persino un bambino reso adulto dalle lezioni dei telefilm. Ma, collega Grisham, questi personaggi sono così costruiti perché sono gli ingredienti indispensabili per un prodotto dalle tinte nitide, o davvero sono lo specchio della realtà criminalpoliziesca-giudiziaria del tuo Paese? Cominciamo dagli avvocati, che nel romanzo non mancano mai. Vi è lo specializzato in investimenti stradali che si reclamizza con un'intera pagina gial¬ la e si avventa come uno sciacallo nei corridoi degli ospedali cercando pedoni ingessati e proponendo loro ogni sorta di accordo promozionale. Si prosegue con una serie di luridi ciccioni che corrompono i poliziotti, minacciano i giurati e si sbronzano. I penalisti più famosi sono veri e propri portavoci della mafia che, con faccia arrabbiata e sventolando cravatte da cento dollari, rilasciano interviste di fuoco lamentando soprusi e promettendo denunce. Sfornano instant-books, non perdono un talk-show, alimentano ogni tipo di tv spazzatura, del resto si sa che «le telecamere attirano gli avvocati come il sangue gli squali». Dall'altra parte stanno quelli come l'avvocato di Mark: lavorano gratis, portano il cliente a pranzo dalla mamma esperta di lasagne e si battono come leoni nell'interesse dei deboli, fino ad aiutarli a fuggire dal riformatorio. Per i giudici non è diverso: o lavorano sedici ore al giorno mangiando panini, o passano il tempo nei ristoranti di lusso con amichette sempre diverse. II procuratore è un reverendo qualunquista ed ambizioso, che pensa solo alle elezioni. I poliziotti sono sempre un po' stupidi, qualche volta maneschi,

Persone citate: Grisham, Harrison Ford, John Grisham, Lama, Perry Mason, Robinson

Luoghi citati: Los Angeles