«Greganti giocava al toto»

«Greganti giocava al foto» «Greganti giocava al foto» Cuore: un pds di «lotto» e di governo ROMA. Primo Greganti? Un professionista del Totocalcio. Piero Fassino? Telefonava ai quiz di «Pronto Raffaella». Fabio Mussi? Un concorrente della trasmissione «Il pranzo è servito». Pietro Ingrao? Scriveva sulla Settimana Enigmistica con lo pseudonimo Pierino Comintern, 15 mila lire a barzelletta. Tangenti? Assolutamente no: c'è solo «un culo pazzesco alla base dei fondi neri della Quercia». Ecco come Cuore vede la presunta Tangentopoli rossa. Il settimanale satirico di «resistenza umana» era atteso alla prova del nove. Dopo le polemi- che sulle vignette di Forattini «censurate» da Botteghe Oscure la satira rossa avrebbe affrontato il caso Stefanini? E il periodico diretto da Michele Serra non ha deluso: quasi un'intera pagina, la quattro, dedicata al tema. Si parte con le confessioni di Stefanini: «Quei 621 milioni sono il frutto di una schedina fortunata. Anche la settimana scorsa abbiamo fatto un tredici e sei dodici». C'è un ritorno al passato e si racconta di «quando Togliatti sbancava la Sisal». E c'è una dichiarazione di Occhetto: «Siamo un partito di lotto e di governo», che aggiorna il ben più noto «partito di lotta e di governo» di berlingueriana memoria. Chissà come reagiranno a Botteghe Oscure? Dopo il «caso Forattini» Franco Bassanini, della segreteria del pds, aveva ammesso: «La satira non deve aver limiti, salvo uno: la diffamazione. E noi a differenza di altri, quando si passa il limite quereliamo». E in piena querelle forattiniana il cuorista Alessandro Robecchi aveva commentato: «Se lo censurano perché non si dimette? Un satiro che si fa vietare le battute, che ha un territorio bandito non è più un satiro. Forattini è più ricco di noi, ma probabilmente meno libero». E le querelle? Probabilmente quelli di Cuore le mettono in conto. Certo non c'è rocchetto rinchiuso nella Gabbietta uscito su Repubblica ma c'è la vignetta di Vincino: una cella, le sbarre, sul davanzale una quercia formato bonsai. C'è un amaro Altan. Primo operaio: «Tra mentire e smentire c'è la sua differenza». La risposta di Cipputi: «Piantala di fare il pignolo Diobellis». Differenze? Robecchi aveva commentato: «Il problema vero è che Forattini non sa far satira. Ormai è prevedibilissimo, fa battutine e battutacce come le senti in autobus». Cercasi ironia disperatamente, allora. Così quelli di Cuore provano a diversificare il prodotto satira. Ecco che si scoprono i tre conti svizzeri: «Il conte Henry Louis De Montreau, il conte Otto von Winterthur, e il conte Filippo Guglielmo San Gottardo». E a chi afferma che «dai e ridai il pds qualche storia con Tangentopoli ce l'ha avuta», arriva pronta la risposta: «Solo sesso, niente amore». Maurizio Tropea no la frattura Vi c'è iasoa f IAKTTAUA W FAfce Due vignette pubblicate su Cuore in cui si affronta il problema della presunta Tangentopoli rossa

Luoghi citati: Roma