Yehoshua Cari nemici stringiamoci la mano di Aldo Baquis

«Noi non vogliamo la simbiosi forzata La separazione dai Territori non sarà molto difficile» Yehoshua: Cari nemici stringiamoci la mano LO SCRITTORE DEL DIALOGO TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO L'accordo raggiunto nei giorni scorsi da Israele e Olp è «uno degli eventi più cruciali nella storia del Sionismo, da quando alla fine del secolo scorso sono giunti qua i primi ebrei sionisti. Per la prima volta, i due popoli che affermano di avere diritto su questa terra firmeranno un accordo diretto tra di loro». Raggiunto nella sua casa di Haifa, lo scrittore Avraham B. Yehoshua - uno dei più importanti romanzieri israeliani, autore di libri pubblicati in Italia come «L'amante», «Il poeta continua a tacere», nonché il noto saggio «Elogio della normalità» - non lesina superlativi. «L'accordo - spiega - è una vittoria della limpidezza morale», in primo luogo dei pacifisti israeliani che da vent'anni predicano il dialogo con l'Olp. «Il nostro punto di partenza spiega Yehoshua, che per anni è stato identificato come uno dei più lucidi portavoce dei pacifisti israeliani - è che occorre riconoscere gli aspetti umani dei nostri rivali e rispettare il loro diritto a scegliere i loro rappresentanti, a mutare le loro posizioni». Yehoshua dice di non farsi illusioni sulla natura del leader dell'Olp, Yasser Arafat, che non è cambiata. «Tempo fa, Arafat ha raggiunto la conclusione che non potrà sconfiggere lo Stato ebraico con il terrorismo. Adesso anche Israele riconosce che non può controllare a tempo indeterminato la vita di due milioni di palestinesi nei territori». L'accordo tra Israele e Olp è dunque la conclusione delle rispettive valutazioni dei rapporti di forza, ma è allo stesso tempo la conseguenza della «limpidezza morale» che ha indotto Israele a intavolare «un negoziato diretto, faccia a faccia, con i rappresentanti legittimi dei nostri nemici». Certo, morale e politica non vanno spesso di pari passo. «Ma ci sono occasioni storiche in cui l'aspetto morale balza agli occhi: la sconfitta di Hitler da parte degli Alleati non fu un solo fatto tecnico, e così il crollo dell'Urss...». I nemici di sempr.e hanno percorso una lunga strada, in cui hanno imparato a conoscere i loro limiti. «Oggi - stima Yehoshua - grazie all'opera di convincimento compiuta per anni dalla sinistra israeliana e nell'ultimo anno anche dal governo laburista, l'israeliano è psicologicamente pronto a un accordo con l'Olp. Il "demoneOlp" è un ricordo del passato». Mesi di separazione forzata tra palestinesi e israeliani (una misura amministrativa ordinata da Rabin, per arginare un'ondata di violenze e di attentati) hanno fatto toccare con mano agli israeliani un futuro libero dalla presenza di palestinesi nelle loro città. «Gli israeliani - sostiene lo scrittore - non sono interessati alla simbiosi forzata con i palestinesi. La separazione dai Territori non sarà molto difficile». Perché l'accordo funzioni, resta un punto critico: quello della sicurezza personale. «Avverto attorno a me - dice lo scrittore - un certo scetticismo, una certa perplessità». Il consiglio che lo scrittore laburista offre oggi a Rabin è di essere «generoso» sulle prerogative del regime di autonomia a Gaza e a Gerico, ma estremamente «puntiglioso» sui dettagli degli accordi di sicurezza tra israeliani e palestinesi. Su questo punto, l'intesa rischia di non reggere. Per entrambi i popoli, l'obiettivo da raggiungere è la normalizzazione delle proprie condizioni. «Cento anni fa il popolo ebraico aspirava ad assumere il controllo del suo destino: questa esigenza fece da base alla rivoluzione sionista. Adesso anche i palestinesi cominciano a giungere alla loro normalizzazione». Presto comprenderanno che questo non è anche un diritto, ma anche un dovere: «Sovranità è infatti responsabilità, e nei esigeremo il rispetto degli accordi firmati fin nel più piccolo dettaglio». Ma per Yehoshua non ci sono dubbi: questa settimana i due popoli hanno mosso un passo significativo verso la normalizzazione delle loro relazioni. Aldo Baquis «Noi non vogliamo la simbiosi forzata La separazione dai Territori non sarà molto difficile» Manifestanti pacifisti a Tel Aviv Il ministro degli Esteri Peres

Luoghi citati: Gaza, Gerico, Israele, Italia, Tel Aviv, Urss