Precipita a Exilles

Giovane visita il forte di notte e muore nel fossato Giovane visita il forte di notte e muore nel fossato Precipita a Exilles Aperta una porta in cima a una scala è caduto di colpo nel vuoto Si è schiantato dopo un salto di 20 metri sui resti di un balcone Volevano provare l'emozione di visitare il forte di Exilles in una notte di luna, ma non hanno valutato i pericoli che nasconde una simile struttura, in parte abbandonata: un giovane di 21 anni è precipitato ed morto nel profondo fosso che divide la cinta muraria dal forte. La vittima è Gian Maria Morello, 21 anni, studente universitario di psicologia. Abitava a Villarbasse, con i genitori e la sorella Simona, di 23 anni. Il padre Lorenzo, ingegnere Fiat, ieri è arrivato incredulo alla caserma dei carabinieri di Chiomonte. La mamma si trova invece a Ginevra, ignara della tragedia. Gian Maria Morello era già stato altre volte nel forte e venerdì si è offerto come guida a tre amici: Davide Pralotto, 19 anni, di Alpignano, via Mazzini 63; Davide Accossato, 19 anni, di Alpignano, via Colgiansesco 3<VA e Ivano Pocobello, 19 anni, di Villarbasse, via alla Fonte 9. E' circa l'una quando i quattro giovani arrivano alla periferia di Exilles, dove lasciano l'auto. Accendono pile e candele e salgono al Forte. Superano il primo fossato con un salto di tre metri e poi si arrampicano su una vecchia ringhiera a scala, verso l'u- nica feritoia del «rivellino» che da anni qualcuno ha allargato. Passano a fatica, coricati a terra. Poi proseguono in fila indiana lungo un corridoio e in vasti cameroni: sono le caserme S. Pietro e Paolo. Il primo della comitiva, con corde, ramponi e zaino, è Gian Maria Morello. A un certo punto sale una scala in pietra. In cima c'è una grossa porta in legno. Morello, convinto di trovare un balcone o un'altra camera, fa un passo oltre la porta e precipita nel vuoto per oltre venti metri: muore sul colpo, sbattendo il torace contro le pietre di un balcone crollato chissà quanti anni fa. Gli amici lo vedono inorriditi, capiscono subito che è arduo e rischioso calarsi nel fosso e escono dal forte per chiedere aiuto. Incontrano due coppie di giovani che corrono in auto a avvisare vigili del fuoco e i carabinieri, che riescono a raggiungere Morello. Ma alle 4,30, quando arriva la Guardia medica, non può fare altro che constatare la sua morte. Si poteva evitare la disgrazia? «Sono anni che quella feritoia è stata allargata e molti giovani vi passano» nota Michele Boero, ispettore della Soprintendenza. «Mancano ovunque sbarramenti, protezioni e cartelloni di pericolo e divieto nelle zone a rischio. La Regione non ha mai provveduto a sistemarle. Da almeno 20 anni vi sono punti pericolanti». [f. mo.l Gian Maria Morello è entrato nel forte attraverso un «rivellino» allargato

Persone citate: Davide Accossato, Davide Pralotto, Gian Maria Morello, Ivano Pocobello, Michele Boero, Morello

Luoghi citati: Alpignano, Chiomonte, Exilles, Ginevra, Villarbasse