Ha violentato e rapinato dodici prostitute: preso
Ha violentalo e rapinato dodici prostitute: preso Tradito dalla targa dell'auto Ha violentalo e rapinato dodici prostitute: preso Ha rapinato e violentato dodici prostitute, lo hanno tradito le ultime cifre della targa della sua Seat Malaga, rilevate dall'ultima delle vittime. Pietro Pedone, 40 anni, muratore di Feletto Canavese, incensurato, irreprensibile sul lavoro, ha confessato davanti al dottor Molino, capo della Buoncostume della Mobile: «Tutta colpa di Saint-Vincent. Andavo al casinò, perdevo tutto e così, per rifarmi, me la prendevo con le prostitute. Ne ho rapinate dodici, otto bianche e quattro nere». Il primo segnale della sua attività arriva sui tavoli della questura il 5 maggio: una ragazza denuncia di essere stata avvicinata verso le 2 di notte in corso Appio Claudio da un uomo «piccolo, tarchiato, con accento meridionale». Dice di chiamarsi Salvatore. Al volante di una vettura chiara le propone di seguirlo a casa sua: «Vivo solo, passiamo la notte insieme, ti farò un regalo». La ragazza ci sta ma, arrivati nella zona di Volpiano, l'auto imbocca una stradina di campagna. Nel buio l'uomo minaccia la giovane con un coltello: «Dammi tutto quello che hai», circa 200 mila lire. Subito dopo un perentorio: «Spogliati». E la violenza. Lo stesso modo di comportarsi dello stupratore lo si ritrova in una denuncia presentata dieci giorni dopo: la sola differenza è che la seconda prostituta viene avvicinata in corso Massimo D'Azeglio. Ancora una denuncia fotocopia per un terzo episodio, il 21 maggio, anche se questa volta la ragazza è al lavoro a Porta Nuova. Un mese fa l'omicidio di Daniela Pelissero induce gli uomini della Mobile ad un'indagine a tappeto nel mondo della prostituzione: saltano così fuori alcuni altri casi di violenza, non denunciati. Una ragazza racconta di avere letto parzialmente il nu¬ mero di targa della vettura che finisce con «due 8 ed una G». E' sufficiente per gli uomini del dottor Poerio che arrivano alla Seat Ibiza azzurra, che risulta però intestata ad una donna, Antonia Tumini, 61 anni, casalinga. E' la madre di Pietro Pedone che viene prelevato l'altra sera a casa. In via Grattoni prima l'uomo percorre la più classica delle difese: «Sono le prostitute ad avercela con me. Mi hanno anche rapinato, più di una volta». Poi, sotto interrogatorio, la resa e la confessione (i tre episodi denunciati, ma anche altri nove), il goffo alibi delle perdite a Saint-Vincent. Per gli uomini della squadra Mobile si tratta di una soddisfazione importante: «Quando siamo in possesso di elementi, anche minimi - spiega il dottor Poerio, l'attuale comandante possiamo arrestare gli stupratori. Alle vittime chiediamo solo un po' di coraggio». [a. con.] Pietro Pedone, 40 anni, di Feletto aggrediva le prostitute in corso Appio Claudio e Massimo d'Azeglio
Persone citate: Antonia Tumini, Daniela Pelissero, Malaga, Massimo D'azeglio, Pietro Pedone, Poerio
Luoghi citati: Feletto, Saint-vincent, Volpiano
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