«Ripulire» i Murazzi di Angelo Conti

«Ripulire» i Murazzi Un impegno costante di carabinieri, polizia e vigili urbani «Ripulire» i Murazzi Retate contro gli spacciatori Ripulire i Murazzi. Sembra diventata una parola d'ordine in questo fine-estate. Carabinieri e polizia non lesinano l'impegno, mettendo a segno arresti e retate. Non è un'impresa facile e molto ci si attende da una migliore illuminazione (peraltro già richiesta e promessa in un lontano passato) e dall'apertura di nuove attività commerciali (una elegante brasserie ed alcuni negozi) che dovrebbero invogliare la gente a scendere soprattutto di sera a godersi il fresco in riva al Po. Intanto le forze dell'ordine sostengono il maggior onere dell'intervento. Venerdì notte è toccato alla Polizia intervenire bloccando tutte le uscite ed effettuando un attento controllo delle oltre 500 persone presenti. Una sessantina sono state accompagnate negli uffici della Questura, quasi tutti extracomunitari privi di permessi di soggiorno. Dieci sono state arrestate, dodici denunciate; sono stati recuperati 11 grammi di eroina e 57 di hashish, un bottino modesto anche perché all'inizio di ogni retata - etti ed etti di stupefacenti finiscono in pasto ai pesci del Po. Fra gli arrestati anche tre italiani: Roberto Berardi, 26 anni, Giovanni Onnis, 25 anni, ed Elena Fileri, 22 anni. Oltre a sei nordafricani ed un palestinese. Gli extracomunitari privi di permesso di soggiorno, una quarantina, sono stati identificati e la loro posizione è ora al vaglio dell'Ufficio Stranieri: una prima infrazione provoca la notifica del decreto di espulsione, una seconda l'obbligo a presentarsi alla frontiera per il rimpatrio, la terza l'arresto. Va da sé che il ritorno al Paese di origine non avviene quasi mai e, secondo gli investigatori, è spesso completamente inutile: «C'è gente che torna in Marocco od in Tunisia il tempo strettamente necessario per procurarsi un passaporto con una nuova identità». Il lavoro delle forze dell'ordine non si è comunque limitato strettamente alla zona dei Murazzi. Gli uomini del dottor Cuozzo hanno provveduto a fare chiudere anche tre locali pubblici ed altrettante pensioncine, frequentati da pregiudicati visti spesso in azione ai Murazzi: sono le birrerie «Drago D'Oro» (titolare Domenico Palmas) di via Caraglio 32 e «Wilson» (Giuseppina Di Cascio) di via Di Nanni 101, il bar «Sara» (Rosario Crisafulli) di via Sant'Anselmo 10, oltre alle pensioni «Genzianella» (Emanuela Ar- gento) di via Pigafetta 62 bis, «Telesca» (Vito Telesca) di via Reymond 12 e «Pernigotti» (Pietro Pernigotti) di via Nizza 106. Parallelamente alla Polizia, ai Murazzi si sono visti in forze anche vigili urbani, dotati di una fotoelettrica montata su una imbarcazione. Hanno proceduto ad alcuni sequestri amministrativi: sei bancarelle alimentari, impegnate a smerciare spiedini, bistecche, salsicce e persino couscous sono state chiuse. Ai Murazzi, infine, c'è un divieto di accesso a tutte le vetture private: molti lo scordano, e così l'altra sera i vigili hanno elevato 50 contravvenzioni da 100 mila lire ciascuna. Angelo Conti Ieri notte 60 fermi Arrestati dieci extracomunitari Chiusi tre locali La polizia è intervenuta ai Murazzi controllando oltre 500 persone Dieci gli arresti mentre i vigili hanno sequestrato alcune bancarelle alimentari A fianco, alcuni dei fermati

Persone citate: Cuozzo, Domenico Palmas, Emanuela Ar, Giovanni Onnis, Giuseppina Di Cascio, Pernigotti, Pietro Pernigotti, Roberto Berardi, Rosario Crisafulli, Vito Telesca

Luoghi citati: Marocco, Tunisia