Caccia al traditore

Caccia al traditore Caccia al traditore «Beltenebros» di Mirò con Stamp sempre bello TI ERENCE Stamp, sempre molto bello a più di cinquant'anni, coi capelli bianchi, i baffi neri e le mani proletarie dalle unghie rosicchiate, perpetuamente ingrugnato, elegantissimo, è l'attrazione della storia, tratta da un romanzo di Antonio Munoz Molina pubblicato in Italia da Einaudi, ambientata a Madrid nel 1962, arricchita da citazioni di vecchi film (con Errol Flynn, Olivia De Havilland, Charles Laughton), accompagnata da tanghi. La vicenda aggrovigliata potrebbe magari venir definita un noir politico: a Stamp, simpatizzante comunista spagnolo esule a Londra, viene affidata la missione d'uccidere a Madrid un traditore responsabile della morte di molti compagni, ripetendo un'azione già compiuta quindici anni prima uccidendo un compagno che sino alla morte s'era proclamato innocente. La ricerca dell'uomo da eliminare è segnata da quel ricordo, dalla presenza d'una seducente enigmatica artista di night club e d'un ispettore di polizia odioso, da inseguimenti, nascondigli, proiezionisti, inganni: e dal fantasma costante del dubbio. «Beltenebros» è il sesto film di Pilar Mirò, 53 anni, prima donna regista della televisione spagnola, docente di sceneggiatura e di montaggio, produttrice, direttrice della Tv spagnola dal 1987 al 1989: ed è forse quello in cui più si avverte un fastidioso estetismo «modernizzante» alla francese, un cosmopolitismo volontaristico e velleitario. [1. t.] BELTENEBROS di Pilar Mirò con Terence Stamp Patsy Kensit José Luis Gómez, Geraldine James Genere: thriller Spagna, 1991 Cinema Ambrosio di Torino Terence Stamp, capelli bianchi baffi neri, ha più di 50 anni ed è sempre più bello

Luoghi citati: Italia, Londra, Madrid, Spagna, Torino