Erotico «Il ritorno» di Gesù sulla Terra

Erotico «Il ritorno» di Gesù sulla Terra L'opera danese già presentata a Cannes, ma bocciata dalla censura, turba ora la Mostra di Venezia Erotico «Il ritorno» di Gesù sulla Terra Nel film «maledetto» ultima cena con orgia e dirottamenti aerei ROMA. Quest'anno si rivedrà di nuovo la polizia al Lido di Venezia? Il gruppo «Maddalena '93», che riunisce oltre 200 giovani cineasti italiani, e che per le sue iniziative è ospite della Settimana della critica in programma al cinema Astra, intende presentare al di fuori della mostra un film maledetto: «Il ritorno» del regista-pittore danese Jens Jorgen Thorsen. Sebbene quest'opera sia già stata presentata nel 1992 al Festival di Cannes, la commissione di censura italiana gli ha recentemente impedito - in prima istanza - l'uscita nelle sale del nostro Paese ritenendola disdicevole per il comune senso del pudore: adesso i distributori sono in attesa del verdetto della commissione d'appello. Nel film danese si ipotizza con molta libertà (cazzotti in San Pietro, ultima cena con orgia e dirottamento aereo tra Betlemme e Tripoli) il ritorno di Gesù sulla Terra do- po tremila anni. La decisione della commissione di censura risulta abbastanza inconsueta poiché negli ultimi tempi i film ritenuti blasfemi venivano soltanto vietati ai minori e quasi mai bocciati tout court. Con questa provocatoria proiezione il gruppo «Maddalena '93» intende riproporre la necessità, comunque, di abolire l'attuale sistema della censura cine¬ matografica. Il protagonista de «Il ritorno», ossia Gesù, è impersonato da un trentacinquenne attore toscano, Marco Di Stefano, accostatosi al cinema sei anni fa dopo una lunga esperienza teatrale vissuta prima in Italia e poi nei Paesi scandinavi. Negli ultimi anni Marco Di Stefano ha partecipato ad una ventina di film, parecchi dei quali diretti da registi affer¬ mati come i fratelli Taviani, Mauro Bolognini, Giuseppe Patroni Griffi, Gigi Magni e Daniele Luchetti. Nei prossimi giorni al Festival teatrale e cinematografico del Parco Nazionale dei Monti Sibillini di Amandola (Ascoli Piceno) sarà presentata l'ultima fatica cinematografica di Marco Di Stefano: «Risiko: la favola contaminata», un'opera prima di Claudio Pappalardo. «Il mio incontro con il regista de "Il ritorno" - dice l'attore toscano - è stato casuale. Thorsen era a Roma per fare un provino, per la parte di Maddalena, a mia moglie Brigitte Christensen, che è una regista e attrice danese, e io l'accompagnai. Incontrandomi, in veste di accompagnatore, Thorsen mi offerse la parte di Gesù che io accettai, malgrado le riprese dovessero cominciare pochi giorni dopo. E mia moglie invece non venne scritturata per una questione di date». «Il ritorno», costato 5 miliardi, ha richiesto 4 mesi di riprese per le ambientazioni a Parigi, in Polonia, Svezia, Danimarca e Italia. E' veramente un film scandaloro? «Prima di tutto - afferma Marco Di Stefano - occorre stabilire cosa si intende per il "comune senso del pudore". Per me non è un film da mandare "al rogo": è un'opera piena di poesia sul valore della vita. C'è naturalmente molta ironia e autoironia sul modo di intendere la religiosità e la fede. Thorsen, che è anche un apprezzato pittore, ha realizzato "Il ritorno" al suo quarto tentativo e autofinanziandosi: per tre volte negli Anni Ottanta dovette abbandonare l'impresa per dissensi con i produttori». Al Lido la proiezione de «Il ritorno» rischia, però, di saltare perché la pellicola è tuttora priva del visto di censura e gli appuntamenti del gruppo «Maddalena '93» non rientrano tra quelli della mostra di Gillo Pontecorvo che può invece proporre anche film non visionati dalla commissione censura purché in sala non ci siano spettatori minorenni. In questo caso c'è un precedente, «Il ritorno» nella versione doppiata in italiano è già stato proposto qualche settimana fa in piazza al Festival siciliano Custonaci, nei pressi di Erice. Oltre alla «giornata contro la censura» del 10 settembre, il gruppo della «Maddalena '93» ha in programma al Lido di Venezia due altri appuntamenti: il 4 settembre presenterà un libro bianco sul credito cinematografico e l'8 settembre «gestirà» un incon- tro con l'ex magistrato, ora deputato, Carlo Palermo. «La nostra non è un'associazione di categoria - sottolinea lo sceneggiatore Franco Bernini, uno dei promotori di "Maddalena '93" - ma un movimento di quarantenni aperto e nato spontaneamente, che raggruppa attori, autori, registi e produttori legati dal comune desiderio di difendere il nuovo cinema italiano. Siamo tutti cineasti schierati sul fronte della trasparenza e del rinnovamento». Quella di Venezia, che si inaugura martedì, non si preannuncia come una Mostra tranquilla. Non soltanto per i capricci delle numerose superstar americane (da Michelle Pfeiffer a Tina Turner, da Robert De Niro a Madonna, da Harrison Ford a Steven Spielberg) che accompagneranno i loro film selezionati da Gillo Pontecorvo. Ernesto Baldo Una scena de «Il ritorno» diretto da Jens Jorgen Thorsen e interpretato dall'attore italiano Marco Di Stefano, che afferma: «Non è un film scandaloso ma poetico»