fulmine sulle vacanze di Clinton

Il Presidente rinuncia a prolungare le ferie e difende il capo dell'esercito Il Presidente rinuncia a prolungare le ferie e difende il capo dell'esercito fulmine sulle vacanze di Clinton In Italia «Shali» senior combatté i partigiani WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Amaro ritorno dalla vacanze, oggi, per Bill Clinton, che riprende posizione alla Casa Bianca mentre gli americani riflettono e fanno battute sulla sua ultima disavventura, la nomina a capo di tutti gli stati maggiori delle forze armate di un uomo, John Shalikashvili, scopertosi essere figlio di un ex nazista immigrato illegalmente negli Stati Uniti. Per il Presidente si è creata un'altra di quelle che vengono chiamate «lose-lose situations», situazioni nelle quali si perde comunque si mettano. Nemmeno da prendere in considerazione l'ipotesi di cancellare la nomina di «Shali», come viene chiamato il generale a quattro stelle. Il presidente verrebbe accusato di debolezza e anche di essere ingiusto, dal momento che, nelle civiltà democratica, è inaccettabile che le colpe dei padri vengano fatte ricadere sui figli. Oltretutto, in questo modo, Clinton farebbe risaltare ancora di più la sua «gaffe», stessa cosa che del resto succederebbe anche se fosse l'interessato, di propria iniziativa, a fa «ri da parte. Questa è teoricamein.e un'ipotesi possibile, soprattutto dopo che, dall'interno del Pentagono, dove ci sono almeno 16 persone che sarebbero disposte a uccidere per ereditare il posto di Colin Powell, è stato fatto notare che «Shali» sapeva che il padre, nella passione anti-comunista di esule georgiano, aveva collaborato con i nazisti, ma era all'oscuro del fatto che aveva servito nelle Waffen SS, le truppe scelte di Adolf Hitler. «Shali» potrebbe prendere a pretesto questa rivelazione prodotta dal Centro Simon Wiesenthal per motivare il proprio ritiro. Ma non è probabile che lo faccia e, comunque, se 10 facesse, la brutta figura di Clinton resterebbe. D'altra parte, se «Shali» succederà a Powell all'inizio di settembre come previsto, diventerà 11 monumento vivente a una scelta perlomeno inopportuna da parte del Presidente. Il capo di tutti gli stati maggiori non è soltanto il più importante di tutti i militari delle forze armate americane, ma è anche, e so- prattutto, un personaggio politico di alta rappresentanza. Tratta con governi di altri Paesi, gira il mondo per fare conferenze. Anche se il generale prescelto ha un impeccabile curriculum militare, non apparirà più come il simbolo del bel sogno americano di un immigrato polacco che, arrivato a 16 anni negli Stati Uniti con un povero inglese, riesce ad ascendere ai vertici del Paese. Il bel sogno è guastato per sempre, anche se non per colpa sua. Perpidiù, «Shali» non è stato una scelta che Clinton si è lasciato imporre, ma esattamente il contrario. Secondo le regole non scritte della rotazione, questa volta avrebbe dovuto essere nominato capo di tutti gli stati maggiori un generale a quattro stelle della Marina o dell'Air Force, non un altro rappresentante dell'esercito. Ma è stato proprio Clinton a volere Shalikashvili perché, come ha detto il Presidente quando lo ha presentato nel Giardino delle Rose della Casa Bianca, si tratta di «uno sperimentato guerriero», di «un soldato tra i soldati», di un «uomo che per tutta la vita si è sporcato gli stivali di fango». Essendo i trascorsi militari di Clinton piuttosto lacunosi, con la scelta di «Shali» il Presidente voleva ingraziarsi i militari duri e puri. Per cui l'errore è stato tutto suo. Si può quindi capire che il Presidente, come ha detto ieri, avrebbe desiderato rimanere una settimana di più a Martha's Vineyard. Non sembra proprio il caso. Si è anche saputo che nel '44 in Italia il maggiore delle SS Dimitri Shalikashvili non era incaricato di combattere gli alleati, ma i partigiani. E gli storici potrebbero trovare delle sorprese, rivedendo le carte di alcuni efferati eccidi. Paolo Passarmi I generali trombati all'assalto della Casa Bianca L'erede di Powell non sarà cacciato ma potrebbe dimettersi Clinton e Hillary sul campo di golf di Martha's Vineyard, dove sono in vacanza: gaffes politiche a raffica. Sotto, Shalikashvili (fotoepareuter] Il celebre ponte di Mostar gravemente danneggiato dalle bombe [foto reuterj

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