Donne soldato Tar del Lazio ha detto sì

Accolto ricorso Accolto ricorso Donne soldato Tar del Lazio ha detto sì ROMA. «Picconata» del Tar del Lazio al dominio maschile nelle forze armate: con un'ordinanza pubblicata oggi sulla «Gazzetta ufficiale», il Tribunale amministrativo regionale ha chiesto infatti alla Consulta di dichiarare incostituzionali le norme che vietano in via assoluta alle donne l'accesso ai corpi militari dello Stato. La vicenda nasce dal ricorso presentato da una signora romana, Antonia Sarcina, che si era vista respingere la domanda di partecipazione ad un concorso pubblico per la nomina ad «ufficiale maestro vice direttore» della banda musicale delle «Fiamme gialle» perché di sesso femminile. Il Tar, allargando il discorso alla presenza delle donne in tutte le forze armate, ha ritenuto illegittime le norme che vietano alle donne di indossare le stellette. Nel chiedere alla Corte costituzionale di pronunciarsi su questa vicenda i giudici del Tar rilevano che «l'esclusione delle donne dal servizio militare e dagli altri corpi armati dello Stato appare incompatibile con i principi costituzionali in materia di parità di condizioni di accesso ai pubblici uffici». Non solo ma i giudici ritengono anche che le limitazioni attualmente vigenti «non siano più consone alla parità di condizioni della donna affermatasi nell'evoluzione sociale cui deve adeguarsi anche l'interpretazione della normativa ordinaria». Nel suo ricorso la signora Sarcina aveva chiesto l'annullamento della nota pervenutale il 6 novembre del 1991 con la quale il comando generale della Guardia di Finanza le comunicava «la non ammissione al concorso» in quanto sia la legge che il bando di concorso, approvato con un decreto dell'allora ministro delle Finanze Rino Formica, non consentono la partecipazione di cittadini di sesso femminile, sia pure in possesso degli altri requisiti richiesti. La partecipazione al concorso e la nomina ad «ufficiale maestro vice direttore della banda musicale del corpo» - secondo l'amministrazione finanziaria - sono infatti «necessariamente connessi al sesso maschile in quanto implicano l'assunzione del grado militare di tenente al pari di qualunque altro reclutamento nella Guardia di Finanza ed in ogni altra forza armata o corpo militare dello Stato». Il Tar del Lazio ha dato invece ragione alla signora definendo «rilevante e non manifestamente infondato» il sospetto di incostituzionalità della norma in questione. Secondo i giudici, infatti, «l'incapacità della donna, connessa all'intento in prevalenza protettivo della sua condizione fisica ed alla presunzione della sua inidoneità fisica a svolgere servizi connessi a determinati impieghi, non appare più compatibile con l'assoluta eguaglianza fra i sessi stabilita dalla Costituzione, anche in relazione all'accesso ai pubblici uffici». [Ansa]

Persone citate: Antonia Sarcina, Rino Formica, Sarcina

Luoghi citati: Lazio, Roma