«Michael Jackson insidiò altri tre ragazzini» di Franco Pantarelli

«Michael Jackson insidiò altri tre ragazzini» Lo scandalo si allarga, ma una delle presunte vittime smentisce le molestie «Michael Jackson insidiò altri tre ragazzini» NEW YORK NOSTRO SERVIZIO La vicenda di Michael Jackson molestatore di bambini si precisa e si estende. I soggetti cui lui avrebbe rivolto le proprie attenzioni, cioè i ragazzi che invitava a «Neverland», il parco dei divertimenti allestito nel suo ranch vicino a Los Angeles che riproduce «L'isola che non c'è» di Peter Pan, sono diventati almeno quattro, e per di più il «Los Angeles Times» ha ricostruito con molti dettagli l'intera storia dell'indagine in corso, nata dalla denuncia di uno psicoterapista che ha in cura uno dei ragazzi. La tesi dell'accusa inventata nel tentativo di estorcere denaro al cantante, insomma, sembra vacillare. Anche se ieri sera, intervistato dalla Cnn uno dei ragazzini indicato come vittima della star ha negato di essere stato molestato, pur avendo dormito nel ranch. «Non mi ha neppure toccato, quando ho passato la notte da lui», ha affermato il bambino davanti ai microfoni televisivi. «Ma le smentite, in genere, non se le ricorda nessuno», dice Charles Stern, un pubblicitario di Hollywwod. Intanto a Bangkok il concerto di Michael è stato rinviato per la seconda volta. Ai fans è stata data in pasto la sua voce registrata. «Mi dispiace - dice nel nastro che è stato fatto ascoltare - ma i medici mi hanno prescritto un altro giorno di riposo. Non potrò esibirmi prima del 27 agosto». Sarebbe oggi, ma i dubbi che a questo punto il cantante compaia sono molti. Ma vediamo le accuse secondo la ricostruzione fatta. Il protagonista principale si chiama Jordan Chandler, ha 13 anni ed c al centro di una feroce disputa per la sua custodia fra la madre Judy e il padre Evan, dentista di Beverly Hill dalla clientela molto «scelta» e con ambizioni cinematografiche (recentemente ha collaborato alla sceneggiatura di «Robin Hood: Men in Tights», l'ultimo film di Mei Brooks). A incoraggiare l'amicizia fra il ragazzo e Michael Jackson sembra che sia stata proprio la madre, che tempo fa accettò di far parte con il figlio del variopinto «seguito» del cantante, quando si recò a Montecarlo per ricevere il «World Music Awards». Ora lei afferma di non avere avuto il minimo sospetto che l'amicizia fra il suo ragazzo e il cantante andasse oltre la ben nota tendenza di Michael Jackson a circondarsi di bambini per renderli partecipi della fortuna che la vita gli ha riservato, e si dice perfettamente d'accordo col marito nell'azione da lui intrapresa. Eppure accade che Evan Chandler vede che il suo Jordan è depresso, nervoso, turbato. Lo interroga, lo esorta ad «aprirsi» e alla fine riesce a farlo parlare. E dalle sue parole viene fuori il carattere particolare dell'amicizia che lo lega a Michael Jackson. Il padre è sconvolto, porta il figlio da uno psicologo, il dottor Mathis Abrams, e durante una delle «sedute» il ragazzo scende in particolari. Con Michael Jackson, dice, ho avuto rapporti sessuali orali. Il medico si suppone - è lacerato dal dubbio. Rispettare il segreto del ragazzo e proseguire nella terapia, come la sua funzione di medico gli suggerirebbe, o denunciare Michael Jackson alla polizia, come la legge della California lo obbliga a fare perché il reato di abuso contro i minori viene considerato «prevalente» sul diritto alla «privacy» dei pazienti? Alla fine il medico decide di denunciare il cantante, la polizia avvia la propria indagine e scatta la perquisizione del week-end scorso. In quel momento, che cosa cercano i poliziotti non risulta immediatamente chiaro, ma ora si sa che hanno sequestrato dei videotape, forse perché dal racconto di Jordan si è saputo che i suoi incontri con Michael Jackson venivano anche filmati. Ma non dev'essere l'unica indicazione da lui data. Si è infatti appreso che la polizia ha anche interrogato altri tre ragazzi e i loro familiari, e l'ipotesi più probabile è che sia stato il giovane Jordan a indicarli come «partner» negli incontri con il cantante. E la tesi del tentativo di estorsione? Qualcosa ancora rimane. Si è infatti appreso che Evan Chandler, recentemente, aveva presentato a Michael Jackson la proposta di fondare una nuova casa di produzione con un fondo di 20 milioni di dollari e che il cantante aveva rifiutato. E' stato quel suo «no» a convincere il padre del ragazzo a denunciarlo? La «linea di difesa» adottata da Michael Jackson lo sostiene. Il suo «responsabile per la sicurezza», Anthony Pellicano, ha accusato apertamente i coniugi Chandler di avere sacrificato le proprie dispute sull'altare di 20 milioni di dollari, e i numerosi parenti di Michael Jackson, anche loro come si sa divisi su quasi tutto, hanno ritrovato la propria coesione firmando tutti insieme un «documento» per esprimere la convinzione che Michael «sia rimasto vittima di un crudele tentativo di approfittare della sua fama». Ma la popolarità di Michael Jackson resiste: c'è ancora chi è pronto a spendere grosse somme pur di accaparrarsi un capo d'abbigliamento da lui portato. Ad un'asta di «Memorabilia pop» da Christie, a Londra, è stata oggi venduta per 8800 sterline (ventuno milioni di lire) una ricamatissima giacca nera che il cantante ha indossato sulla scena e per girare alcuni «spot» pubblicitari della Pepsi Cola. Uno stivale con sopra il suo autografo ha raggiunto invece il prezzo di 187 sterline. Delusione solo per un cappello di feltro che «Jacko» ha esibito in uno dei suoi mega-concerti: il minimo d'asta era 450 sterline, l'offerta più alta è stata di trecentottanta sterline. Il «pezzo pop» che ha spuntato la cifra più alta non appartiene però al grande Michael ma a Madonna, la numero uno delle rockstar femminili: un suo negligé nero con piume rosa ha trovato un anonimo collezionista disposto a scucire undicimila sterline (oltre 26 milioni di lire). La casa d'aste ha fatto un ottimo affare anche con la bottiglia di acqua minerale Evian di cui Madonna si è servita in un film per una scena di sesso orale: ha spuntato 770 sterline. Un cappello di jeans portato dal defunto «Beatle» John Lennon è stato invece comprato per 2100 sterline. E' corsa voce che ad acquistare il cimelio fosse stata la vedova di Lennon, Yoko Ono, ma una portavoce di Christie ha prontamente smentito. Franco Pantarelli Il cantante annulla un altro concerto previsto a Bangkok Michael Jackson ha ritrovato in questo momento per lui diffìcile la solidarietà della famiglia da tempo divisa su tutto

Luoghi citati: Bangkok, California, Londra, Los Angeles, Montecarlo, New York