«Libero mercato anche delle mogli» di Giulietto Chiesa

Aboliti due articoli della Costituzione russa: sì alla compravendita della partner CAUCASO Aboliti due articoli della Costituzione russa: sì alla compravendita della partner «Ubero mercato, anche delle mogli» La Repubblica di Inguscezia ripristina la poligamia MOSCA DAL NOSTRO INVIATO Il presidente della neonata, anzi rinata, repubblica d'Inguscezia, l'aitante e baffuto generale Ruslan Auscev, prototipo della virilità caucasiana, ha decretato l'abolizione di due articoli del codice penale della Repubblica Federativa Russa che, nell'ordine, vietavano la poligamia e perseguivano penalmente la compravendita delle mogli. Da oggi, nell'Inguscezia sovrana, gli uomini potranno avere una, due, tre mogli, a scelta. Non di più, forse perché nei minuscoli appartamenti ereditati - per chi li aveva - dall'era sovietica, è difficile immaginare affollamenti superiori. Non è stato rivelato se Auscev ha effettuato consultazioni con il sesso forte della repubblica e come ha reagito l'altra metà del cielo. Ma i giornali russi che danno la notizia non paiono granché impressionati. Con tutto quello che succede in Russia, queste sono quisquilie. Un tempo i dirigenti sovietici amavano vantare che il socia¬ lismo aveva, se non altro, emancipato le donne. Non era vero, naturalmente, ma almeno aveva istituito una certa differenza tra le donne e i cammelli. Ma, a quanto pare, non è solo questione di religione musulmana. La tradizione scientista sovietica, dura a morire, ha trovato motivazioni di ordine, per così dire, sociologico e razionale. Per esempio la carenza di mariti. Dopo che i cugini osseti del Nord, cittadini anche loro di Russia, hanno nei mesi scorsi fraternamente massacrato i coetanei ingusci, si registra un deficit di maschi e un eccesso di giovani e prosperose vedove, in lotta feroce con le fanciulle in fiore. Per giunta l'Inguscezia che, detto per inciso, non sa ancora con precisione qual è il suo territorio - avrà bisogno di rafforzare i suoi ranghi per giustificare la sua stessa esistenza e, in prospettiva, per difenderla. E' ben vero - pensa il generale Auscev - che la fertilità dei maschi ingusci è di gran lunga superiore a quella media dei russi, ma non supera quella degli avidi vicini osseti. E i matrimoni invece di crescere, calano. Dunque - conclusione che definiremmo cartesiana o, dato il contesto, averroiana - sarà bene utilizzare tutti i cammelli, pardon le femmine, disponibili a fini di incremento demografico. Unico problema: ripristinando la legge coranica Auscev ha dovuto depenalizzare anche la compravendita delle «fidanzate». E, in regime di mercato, il «kalym», cioè il prezzo, perde il carattere amichevole e simbolico che aveva conservato in regime comunista. Appena emanato il decreto ecco che il kalym è diventato, in rubli, un numero lungo sei cifre. Milioni e milioni. E chi se le può permettere tre mogli, con tutti gli annessi e connessi? In ogni caso Auscev fa da battistrada. In Tataria, a Kazan, hanno tastato il terreno con un sondaggio d'opinione (tra i maschi). Ma solo il 37% degl'interrogati ha risposto che tre mogli sono davvero una cifra «ottimale» per una buona famiglia. Un discreto 42% - forse interrogato in presenza dell'unica, per ora legittima, moglie - ha detto che una gli basta. Anche perché commentano i maligni - tre mogli significano, di regola, anche tre suocere. Anche in Kazakhstan, comunque, la misura è allo studio. E' il caso di ripeterlo. Avanti a tutta forza... verso il passato. Giulietto Chiesa ;EAyGE0RGIA>3 ARMENIA TURCHIA AZERBAIGIAN / IRAQ / 'RAN

Persone citate: Kazan, Ruslan Auscev

Luoghi citati: Armenia Turchia Azerbaigian, Iraq, Mosca, Russia