«I Caschi blu spacciatori e ruffiani»

La polizia bosniaca denuncia: smerciano eroina in cambio di oro e sfruttano le prostitute La polizia bosniaca denuncia: smerciano eroina in cambio di oro e sfruttano le prostitute «I Caschi blu spacciatori e ruffiani» Sarajevo accusa, Ghali indaga Laila suona il piano fino a tardi, sborsa per un whisky l'equivalente di un mese di stipendio di un operaio di Sarajevo. Una bistecca vale un anno di soldo di un militare bosniaco che combatte al fronte, pagato in moneta locale priva di valore. I clienti del Boemia conoscono bene i soldati dell'Onu. Fra i tre battaglioni di Caschi blu a Sarajevo, sono i francesi e gli ucraini a condurre la maggior parte dei traffici. Gli egiziani operano solo su piccola scala. Gli ucraini sono i maestri. Commerciano in sigarette, automobili, benzina, alcolici e donne. La polizia di Sarajevo sospetta che i loro traffici comprendano anche l'eroina ma dicono di non poterlo provare. I francesi sono specializzati in vino, cocaina, oro e sesso. La polizia ha avuto il primo sentore di traffici di eroina quando un agente infiltrato nella mafia cittadina ha fatto un rapporto su un carico di frutta destinato ai soldati Onu di stanza a Sarajevo, arrivato in città nel mese di marzo. Il capo della polizia dice che probabilmente quella volta 300 grammi di eroina sono entrati a Sarajevo da Pancevo, a Nord di Belgrado (dove l'Onu ha i suoi depositi) nascosti nelle arance chiuse nei camion bianchi delle Nazioni Unite. Il carico del convoglio di marzo, condotto da ucraini, ha poi reso al dettaglio quasi tre miliardi. Gli investigatori della polizia non hanno osato riferire la cosa al comando dell'Onu fino a questa settimana. Non hanno l'autorità di fermare i Caschi blu, qualunque sospetto abbiano. La questione verrà sollevata in un incontro con le Nazioni Unite al comando di polizia di Sarajevo. «E' più che un sospetto ma non siamo in grado di provarlo», dicono. Ritengono che l'eroina sia stata nascosta in un magazzino accanto all'ex ufficio postale, ora quartier generale dei Caschi blu a Sarajevo. Pensano che il sistema sia lo stesso usato per le sigarette. Arrivata in città sui veicoli dell'Onu, la droga è poi stata girata ai trafficanti locali e spacciata per le vie della città. Il denaro per l'eroina è in parte ricavato dal furto di televisori, videoregistratori e automobi¬ imi Un blindato dei caschi blu passa davanti a un miliziano serbo Sotto, il bosniaco Izetbegovic [FOTO REUTER) Kofi Annan aIl vice di Ghè noto agli itper le dure asulla Somalia[FOTO REUTER] Kofi Annan a Sarajevo Il vice di Ghali è noto agli italiani per le dure accuse sulla Somalia

Persone citate: Ghali, Izetbegovic, Kofi Annan