«Contrasti Solo opinioni diverse» di Fabio Poletti

«Quando Stefanini è stato iscritto nel registro degli indagati io ero al mare» «Contrasti? Solo opinioni diverse» D'Ambrosio: io, né comunista né fascista IL MAGISTRATO SI DIFENDE AMILANO LLORA dottor D'Ambrosio, è vero che è comunista? «No». E questo suo «vecchio cuore di sinistra», come scrive il «Giorno» che l'attacca per le divisioni nel pool sull'avviso di garanzia a Stefanini del pds? «Sbagliato. Il mio cuore ha solo 26 anni (tre anni fa Gerardo D'Ambrosio è stato sottoposto a trapianto cardiaco, ndr)». Però tra voi, tra lei e Tiziana Parenti (titolare dell'inchiesta sulle tangenti rosse, ndr) i contrasti ci sono stati? «Sono solo sensazioni dei giornalisti. Tiziana Parenti si è formata determinate convinzioni e il 22 luglio ha iscritto il nome del senatore Stefanini nel registro degli indagati. Poi l'avviso di garanzia è stato firmato dai componenti della squadra estiva del pool: D'Ambrosio in porta, Colombo ala sinistra, Parenti ala destra. Abbiamo vagliato tutto attentamente. Una parte poteva andare, l'altra no». Quale non andava? «Abbiamo discusso e Tiziana Parenti si è convinta che non c'erano elementi per ipotizzare un finanziamento illecito al pei per quel miliardo e 50 milioni proveniente da Berlino». Stefanini da mesi che chiedeva di essere sentito? «E io che ci posso fare se la Parenti non ha accolto questa richiesta? Forse allora non era indagato. E quando è stato iscritto nel registro degli inda¬ gati io non c'ero, ero al mare». L'avviso allora glielo avete mandato per posta. «Ci sono i termini feriali, lo prevede la legge. E poi: se non lo avessi firmato? O se avessi vietato di mandarlo? Che succedeva? Mi avrebbero fucilato? Io non riesco a capire l'atteggiamento del direttore del "Giorno": quello è un giornale che perde copie di momento in momento, qualcosa devono dì... ». E' vero che nessuno accusa direttamente Stefanini? «Panzavolta dice di avere pagato il pei. Nel consiglio d'amministrazione dell'Enel c'è Zorzoli che è del pei. Greganti non ci ha detto come ha speso quei soldi che dice essere suoi. Tutto questo non è un'ipotesi peregrina. Qualcuno si stupisce che si stia facendo sto' casino per 621 milioni quando ci sono storie di miliardi». Cosa fa, minimizza perché c'è di mezzo il pds? «No, resta un fatto grave. Significa che l'opposizione ha tradito se stessa. E il pds avrebbe perso una buona occasione per far partire l'inchiesta Mani pulite qualche anno fa. Poi magari scopriamo che Greganti è un gran figlio di..., che se ne è andato alle Folies Bergère a Parigi». D'accordo la politica non c'entra. Però non è la prima volta che si tira in ballo il suo orientamento a sinistra? «Sì, è una vecchia storia. Cominciata con quella informativa del Sid firmata da Guido Giannettini. Diceva che ero stato mantenuto per anni agli studi dal pei. L'ha ripresa anche Craxi». Come Craxi? «Ma sì, Craxi che l'avrebbe detto a Salvo Andò, allora ministro della Difesa: "Vai a guardare se c'è qualcosa su quel D'Ambrosio". E lui giù a sfogliar dossier per poi confermare: "E' comunista, lo dice il Sid". Così Craxi tira fuori la storia a Berlino». Insomma le voci ci sono? «Ai tempi del processo per piazza Fontana sono stato ricusato da Freda e Ventura. Dicevano che ero socialista perché avevo feeling con un corrispondente dell'Avariti!. E non era nemmeno una donna. A proposito, Camme mette gli occhiali, e guarda o' panorama... (occhieggia e ride il procuratore aggiunto di Milano mentre osserva la giornalista in pantaloncini fucsia, ndr)». Dunque: comunista, poi socialista, c'è altro? «Mi tacciarono di essere fascista. Dissero così quando depositai la sentenza sulla morte di Pinelli. Scrissi che non c'erano prove che fosse stato lanciato dalla finestra dai poliziotti. E sui muri apparvero le scritte; "D'Ambrosio fascista". Lo scrissero anche sul quaderno di mia figlia. Poi ogni tanto riesumano questa storia del pei. Volete che mi meravigli? Tra poco diranno che sono della Lega, un amico di Bossi...». Il «Giorno» l'ha definito una ((riserva». «Sono un magistrato. Uno di quei poveri uomini onesti che ancora si indignano di fronte a certi fatti. Mi sono indignato per le stragi, per un uomo che muore durante un interrogatorio in Questura, e ora che sono vecchio sono indignato per questo mondo di corruzione che abbiamo scoperto». Senta D'Ambrosio, almeno è iscritto a Magistratura Democratica? «Niente affatto. Se devo proprio dirlo, tendenzialmente sono anarchico». Fabio Poletti «Quando Stefanini è stato iscritto nel registro degli indagati io ero al mare» A sinistra il giudice Gerardo D'Ambrosio Sotto, la sua collega Tiziana Parenti titolare dell'inchiesta sul conto Gabbietta

Luoghi citati: Berlino, Milano, Parigi