Tra comfort e prestigio è l'ora del sei cilindri

28 Si allarga il successo dei moderni «V6» di 2.5-3 litri Tra comfort e prestigio è Poro del sei cilindri Da sempre, nell'evoluzione della tecnica automobilistica, e segnatamente per quanto riguarda i motori, si assiste alla ciclicità delle scelte costruttive. In questo caso non c'entra la moda, ma sicuramente c'entra una certa osmosi delle idee, per cui chi arriva per primo apre un sentiero che poi diventa gradatamente un'autostrada. Prendiamo il motore a sei cilindri disposti a V, così efficiente grazie al numero di cilindri, ma anche corto, compatto, di limitato ingombro laterale così da non interferire con il disegno del cofano, sempre più spiovente, anche perché, proprio essendo corto, può essere montato in posizione trasversale. Oggi il 6V è di assoluta attualità nella categoria delle auto comprese fra i 2 litri e mezzo e i 3 litri. Il propulsore con i sei cilindri disposti su due piani con apertura reciproca situata attorno ai 60 gradi, è un vanto della tecnica italiana: il primo motore di questo tipo è stato proposto dalla Lancia, addirittura nel 1950, sul modello Aurelia, sfidando il convincimento generale dei tecnici, convinti dell'impossibilità di ottenere con simile soluzione una soddisfacente equilibratura delle forze alterne. Per la storia, il 6V Lancia, di 1750 ce, era stato sviluppato da un giovane ingegnere, Francesco De Virgilio, con la «benedizione» del prof. Antonio Capetti, docente di macchine termiche al Politecnico di Torino. Fino allora, di motori a sei cilindri era ricca la storia, ma sempre e soltanto con i cilindri in linea: bellissimo propulsore, ben equilibrato ma piuttosto ingombrante in lunghezza. Dopo la Lancia, la nuova èra del 6 cilindri a V ha stentato alquanto ad affermarsi, mentre da qualche anno è diventato quasi la norma sui modelli di gamma media e alta prodotti soprattutto in Europa, ma anche in Giappone e negli Stati Uniti, sempre in unione alla trazione anteriore. Attualmente sono presenti nel mercato italiano una quarantina di modelli azionati da un V6. Il più recente è il Fiat Croma 2.5i di 2492 ce e 159 Cv, derivato da quello di alcune Alfa Romeo 155 e 164. Il V6 di una versione della Lancia Thema è di 2959 ce. Il motore a 6 cilindri a V più inconsueto è quello montato su alcuni modelli Volkswagen: si tratta di un monoblocco nel quale i sei cilindri sono a coppie sfalsate e con un angolo reciproco di soli 15 gradi, risultando così notevolmente stretto e corto. Anche in questo caso è il ritorno di una vecchia idea messa in atto, addirittura nel '22, da Vincenzo Lancia sulla Lambda, dove però i cilindri erano 4. Tale schema rimase immutato fino alla Fulvia. C'è anche qualche esempio di motore a V con angolo di 180°, in pratica con i cilindri orizzontali contrapposti (Porsche 911 e la recentissima Subaru SVX). Tuttavia il vecchio sei cilindri in linea resiste bene in parecchi modelli europei, specialmente di alta classe e quando sono motrici le sole ruote posteriori. Per esempio su buona parte della gamma BMW e su molte Mercedes, dalla 280 alla 300, oltre a Jaguar e Daimler sulla serie XJ, e a una Aston Martin, per non parlare di alcuni 5 cilindri adottati su un paio di Mercedes, sulla Volvo 850 e su numerose Audi (nel futuro sembra debba esserci anche un 5 cilindri Lancia). Ma da che cosa discende questa popolarità del 6 cilindri a V? Non ci vuol molto a comprendere che i costi di produzione di un motore del genere sono ben più elevati di quelli per un 4 cilindri di uguale cilindrata e potenza; e bisogna anche considerare che la coppia motrice di un 4 cilindri, a parità di cilindrata e di sistema di alimentazione, è superiore. E allora? Secondo indagini di mercato, il 10% degli acquirenti di vetture di categoria medio-superiore preferisce i sei cilindri, specie quando decide di passare da un modello di gamma alta a una macchina meno ingombrante e di minor cilindrata. Però senza sacrificare il comfort, cui è abituato, mentre la clientela che «sale» dal 4 al 6 cilindri si attende non soltanto vantaggi in fatto di silenziosità e elasticità di marcia, ma ragiona anche in termini di prestigio. Ferruccio Bernabò

Persone citate: Antonio Capetti, Aurelia, Ferruccio Bernabò, Francesco De Virgilio, Vincenzo Lancia

Luoghi citati: Europa, Giappone, Jaguar, Stati Uniti, Torino