Un treno azzurro tutto d'oro
L'Italia comincia bene la settimana dei Mondiali (e le ragazze conquistano il terzo posto nella 50 km) L'Italia comincia bene la settimana dei Mondiali (e le ragazze conquistano il terzo posto nella 50 km) Un treno azzurro fatto (Foro / dilettanti dominano la 100 km di Oslo OSLO. Che giornata per il ciclismo azzurro. Medaglia d'oro per il quartetto dilettanti della 100 km a squadre (Rossano Brasi, Gianfranco Contri, Rosario Fina e Cristian Salvato) davanti à Germania e Svizzera e di bronzo per le quattro ragazze della 50 km. A Roberta Bonanomi, Sandra Cappellotto, Michela Fanini e Fabiana Luperini è sfuggita quella d'argento, conquistata dagli Usa, soltanto per 2"5. Il successo è toccato alla Russia. La trionfale cavalcata dei dilettanti si è sviluppata attraverso una progressione graduale e costante. Gli azzurri erano al comando già dopo un quarto di gara con 34"4 di margine sui tedeschi, con i quali i nostri hanno diviso le prime due posizioni negli ultimi tre anni, vincendo nei Mondiali e perdendo alle Olimpiadi. Il vantaggio è andato man mano crescendo e si è fissato in l'21"9 all'arrivo. La Svizzera è arrivata a 2'28"3. La marcia degli azzurri è stata entusiasmante e non ha patito flessioni, con equa ripartizione degli sforzi da parte di tutti. Brasi e Fina hanno spinto di più in salita; Contri e Salvato hanno imposto il ritmo della loro pedalata da passisti nei tratti veloci. Gli italiani hanno utilizzato le biciclette «C 35» con telaio monoscocca al carbonio realizzate da Ernesto Colnago con entrambe le ruote lenticolari (24 pollici davanti, 28 dietro). Per i patiti: moltipliche 50-56 davanti e rocchetto posteriore 12-18. Mezzi avanzati ma tradizionali rispetto a quelli dei francesi, che hanno adoperato un cambio elettronico. Con tutto ciò sono stati raggiunti e superati dagli azzurri, avviatisi tre minuti dopo di loro. I transalpini (quarti alla fine) sono stati appaiati dopo 76 km e, anziché farsi da parte secondo regolamento, hanno ingaggiato una dura lotta per non farsi staccare, sovente intralciando, specie nelle curve, i nostri. Gli italiani, proprio nei pressi del traguardo, hanno scavalcato anche gli spagnoli, partiti sei minuti prima, dando vita a uno spettacolare arrivo a dodici. Contri, il solo superstite della squadra che ha vinto nel '91 al Mondiale di Stoccarda i 100 km alla media di km/h 51,937, ha indicato nel siciliano Fina il più forte dei forti. Questi, da parte sua, contando su una condizione smagliante e su caratteristiche tecniche ideali per questo tracciato, ha detto di voler correre anche il Mondiale in linea di sabato. In prospettiva più ampia, Fina ha deciso il salto tra i professionisti, per niente trattenuto dal fatto che i campionati '94 si svolgeranno in Sicilia. «Tutti gli insegnamenti che il dilettantismo poteva darmi li ho già ricevuti - ha spiegato - e nuovi stimoli può darmeli soltanto un ambiente diverso». Tentato è anche Brasi. Fedeli al et azzurro Fusi e alla specialità che ha dato loro gloria si sono dichiarati Contri e Salvato. I due, per tener fede a una promessa fatta in caso di vittoria, si raseranno la testa a zero. «Le proposte avute dai gruppi professionistici le ho già dimenticate», ha confidato Contri. «Mi trovo benissimo in questo ambiente e spero che la Federazione continui a seguirci come ha fatto finora. Ho deciso così di impegnarmi in una specialità che mi consente di emergere ai massimi livelli. Trovo inaudito che ci sia chi ipotizza la soppressione dal programma olimpico di una gara tanto spettacolare». E io - ha chiosato Salvato - resto fra i dilettanti proprio perché penso in prospettiva olimpica». Angelo Paoli Le ragazze: Cappellotto (23 anni), Bonanomi (26), Fanini (20) e Luperini (19) Gli azzurri a tutto sprint sul traguardo: i tedeschi, secondi, sono finiti a I '21 "9 I dilettanti d'oro: Salvato (22 anni), Brasi (21 ), Contri (23) e Fina (25)
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