Meccanica, via in centomila

Meccanica/ via in centomila Meccanica/ via in centomila 77presidente De Valle vede un '93 nero ROMA. Il settore metalmeccanico ha perso 140 mila posti di lavoro nel biennio '91-'92, altri 100 mila scompariranno nel corso del '93. In totale, nel triennio '91-'93, le imprese metalmeccaniche avranno licenziato 13 persone ogni 100. Se venissero a mancare improvvisamente gli ammortizzatori sociali, altre 150 mila persone si troverebbero improvvisamente in mezzo alla strada. Sono i dati neri che fornisce Francesco De Valle, presidente di Federmeccanica. «E nel secondo semestre del '93 - dice De Valle - l'andamento potrebbe tendere al peggio. Il 40% delle imprese associate prevede infatti di diminuire ulteriormente i livelli occupazionali, mentre solo il 4% ritiene di incrementare le forze lavoro». Segnali negativi provengono anche dalla consistenza degli ordini delle imprese e dalle previsioni di investimento. «Quelle che erano solo indicazioni sulla carta - sottolinea De Valle stanno diventando realtà. Tra l'altro - aggiunge - dopo le grandi aziende la crisi ha ormai raggiunto anche la media e piccola impresa». Di fronte a questa situazione, il presidente di Federmeccanica invita il governo a riflettere sull'utilità degli interventi tampone: «Il problema in realtà è la ripresa produttiva. Se non ci convinciamo che l'occupazione è una deri¬ vata dello sviluppo tutti i discorsi e i piani ipotizzati non servono a nulla. Se si vuole riattivare il mercato del lavoro deve iniziare una fase positiva del sistema produttivo. Alternative non ce ne sono. Al di là delle risorse che si vogliono utilizzare, ma che non so dove il governo possa trovare». Secondo De Valle per ridare fiducia alle imprese e frenare la caduta occupazionale, basta rileggere il documento sull'accordo del costo del lavoro: «Nel protocollo firmato a luglio sono già indicati alcuni interventi possibili che vanno dall'innovazione sul mercato del lavoro alla flessibilizzazione del salario, alle politiche della formazione». [Adnkronos]

Persone citate: De Valle, Francesco De Valle

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