Saddam ha truffato 400 miliardi all'Onu

Il raggiro sul cambio dei dinar in dollari IRAQ Saddam ha truffato 400 miliardi alPOnu Il raggiro sul cambio dei dinar in dollari LONDRA NOSTRO SERVIZIO Saddam ha intascato 250 milioni di dollari (400 miliardi di lire) facendo la cresta sul cambio alle Nazioni Unite, impegnato nella fornitura di aiuti umanitari alla popolazione irachena. Lo rivela Ahmad Chalabi, ex banchiere di Baghdad in esilio a Londra, dove coordina l'attività dell'Iraqi National Congress, organizzazione oppositrice del regime. Le sue stime sono convalidate da fonti dell'«intelligence» britannica. Tutto il denaro sborsato dalle Nazioni Unite per comperare sul posto i rifornimenti alimentari (le medicine provengono per lo più dall'estero) dev'essere convertito in valuta irachena attraverso il cambio ufficiale, che è una truffa: Saddam pretende 3,1 dollari per un dinar, quando sul mercato nero ci vogliono ben 30 dinar per un dollaro. Insomma, l'Onu paga ogni dinar più di 90 volte il suo valore reale: e la differenza tra i due cambi la intasca il dittatore. Le cifre indicate da Chalabi al «Daily Telegraph» si riferiscono' al 1992. Nel '93 i profitti per Saddam saranno ben più alti, perché al cambio in nero un dollaro vale oggi 55 dinar. Come se lo scandalo non fosse abbastanza vergognoso, l'Onu è costretta a lavorare attraverso compagnie nominate da Saddam, talora controllate direttamente da qualche suo familiare. Nel 1992 l'Onu ha comperato dall'Iraq 40 milioni di litri di kerosene da dare al Kuwait: l'acquisto è avvenuto attraverso un'azienda di proprietà del figlio del dittatore, Uday, che dall'affare ha ricavato 10 milioni di dollari. Gli introiti di Saddam sono rimpolpati da una serie di fondi occulti (si è scoperto che l'Iraq ha investito 64 milioni di dollari nelle azioni di Hachette, proprietaria della rivista francese «Elle») e dalle esportazioni attraverso la Giordania. Recentemente il dittatore ha siglato un accordo con l'Iran che gli permette di vendere petrolio iracheno con l'etichetta iraniana. [m. c. fa.]

Persone citate: Ahmad Chalabi, Chalabi

Luoghi citati: Baghdad, Giordania, Iran, Iraq, Kuwait, Londra