Il Wwf sposa le borse di coccodrillo

Il Wwf sposa le borse di coccodrillo USA Ecologisti e allevatori uniti: così salveremo le paludi della Florida Il Wwf sposa le borse di coccodrillo Gli animali minacciati dalla crisi del mercato NEW YORK. Con le tasche impoverite dalla crisi economica i fan delle borse di coccodrillo, giapponesi in testa, rinunciano sempre più spesso agli acquisti. E come risultato, le quotazioni delle pelli di coccodrillo sono negli Stati Uniti in caduta libera, trascinando con sé gli allevatori dei finora preziosi rettili. Per salvare la borsa - o, meglio, la borsetta -, le aziende del mercato sono costrette a cambiare mestiere, quando non falliscono. Secondo alcune stime, circa un terzo degli allevamenti di Florida e Louisiana dovranno chiudere i battenti. Con le aziende in bancarotta, vengono a cadere i motivi per proteggere le zone paludose, habitat naturale degli alligatori. Queste vengono progressivamente bonificate, col risultato che i poveri alligatori si ritrovano sfrattati ed in pericolo di vita. Che fare, allora, per proteggerli da una indecorosa fine da senzatetto? «E' un concetto un po' complicato - spiega Don Ashley, consulente per la Florida Alligator Farmers Association - ma la cosa migliore è che la gente si convinca e ritorni ad acquistare borse di coccodrillo». «Conferire un valore economico agli alligatori - prosegue Ashley - significa dare un valore anche al loro habitat. E questo fornisce alla società un'altra buona ragione per non modificare l'ecosistema delle paludi». Il problema è grave- la Florida ha già perso in pochi anni metà delle sue paludi e, dicono gli esperti, è destinata a perdere anche il resto a meno che non ci sia una buona ragione. Anche gli ambientalisti sono d'accordo sulla necessità della poco ortodossa cura: per salvare i più, è inevitabile sacrificare sull'altare della moda una parte degli alligatori esistenti. «Abbiamo cominciato a dire alla gente di comprare prodotti di pelle di coccodrillo, se possibile - ammette Ginete Hemley, uno dei dirigenti del Wwf di Washington - Non c'è alcun dubbio che la caccia controllata e l'uso di zone d'allevamento abbia contribuito a incentivare la protezione sia della specie sia del suo habitat, naturale. Quella degli alligatori è la storia di un grande successo». In effetti dal 1970, quando il governo americano inserì gli alligatori nella lista delle specie in via di estinzione da proteggere, le cose sono molte cambiate. In Florida, ad esempio, si sono riprodotti a ritmo tale da diventare un problema in molte zone limitrofe alle paludi. [Ansa]

Persone citate: Ginete Hemley

Luoghi citati: Florida, Louisiana, New York, Stati Uniti, Washington