I Clinton sullo yacht delle meraviglie
Durante la vacarla nell'isola miliardaria di Martha's Vineyard, a 30 anni dall'incontro con JFK CASA BIANCA Durante la vacarla nell'isola miliardaria di Martha's Vineyard, a 30 anni dall'incontro con JFK I Clinton sullo yacht delle meraviglie Gita a bordo del «Relemar» con Ted e Jackie Kennedy WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il ragazzo di Hopc ò stato finalmente ricevuto nella reggia di Camelot. Al quarto giorno delle sue faticosissime vacanze nell'ultramondana isola di Martha's Vineyard, Bill Clinton ha avuto l'onore di una gita in barca con una rappresentativa porzione del clan Kennedy, Jackie O. compresa. Anzi, Jacqueline è stata proprio l'ospite, dal momento che il Relemar, lo yacht a vela di 21 metri sul quale si è svolta la gita, appartiene al suo amico Maurice Tempelsman, il commerciante di diamanti che da un po' di tempo fa coppia fissa con la vedova di John Fitzgerald Kennedy e sta passando le vacanze con lei nella villa regalatale da Aristotele Onassis. I Clinton, Bill, Hillary e Chelsea, sono arrivati alla banchina di Menemsha un po' prima di mezzogiorno, dove sono stati ricevuti da Ted Kennedy e da Tempelsman. Hillary indossava un paio di bermuda, un largo gilet di tela e un cappellino di paglia. Bill era in una classica tenuta da «wasp» di mezza età, «T-shirt» bianca e un coordinato di pantaloni e cappellino da «baseball» color salmone. Sulla maglietta erano iscritte le iniziali del Democratic Leadership Council, il gruppo di democratici moderati del Sud che ha propiziato la sua elezione combattendo ie tradizionali politi¬ che «liberal» di cui Ted Kennedy è stato ed è un alfiere. Agrodolci contraddizioni della politica. Clinton vede la sua presidenza nel segno di quella di Kennedy, e un'espressione di tesa soddisfazione sul suo volto indicava quanto assaporasse essere lì proprio il giorno del trentesimo anniversario del suo incontro con JFK nel Giar¬ dino delle Rose della Casa Bianca, quando lui, entusiasta ragazzino dell'Arkansas, ebbe l'onore di stringere la mano al Presidente e in quello stesso momento decise che un giorno anche lui... Il giorno è finalmente arrivato, e tutto il resto sono solo dettagli e curiosità. Come il fatto che il Presidente è a Martha's Vineyard in quanto ospite nella villa di Robert McNamara, l'uomo che, quale segretario per la Difesa prima di Kennedy e poi di Lyndon Johnson, svolse un ruolo di punta nel condurre quella guerra contro il Vietnam, contro la quale il giovane Clinton organizzava manifestazioni mentre si dava da fare in tutti i modi per evitare la leva. Jackie O., con la testa avvolta in un largo fazzoletto e gli occhi schermati da enormi occhiali neri, non è scesa sulla banchina, ma ha seguito l'arrivo del Presidente dalla barca, facendo capolino tra le tendine di un oblò. Poi il Relemar, con a bordo anche la moglie di Ted, Vicky Reggie, la figlia di JFK Caroline Schlossberg con il marito Edwin e il potente lobbista democratico Vernon Jordan con la moglie Anne, ha finalmente preso il largo, seguito da tre battelli della guardia costiera e da due barche stipate di giornalisti e fotografi. Dopo un po' di zig-zag tra le isolette attorno, viaggiando rigorosamente a motore e senza mai alzare una vela nonostante una piacevole brezza, lo yacht ha finalmente dato d'ancora a Buzzard Bay, dove l'allegra comitiva ha consumato il pranzo a bordo. C'è stato un gioioso brivido al ritorno, quando il capitano Tempelsman, nocchiero di moderata esperienza, ha ciccato un paio di volte la banchina durante la manovra d'attracco, provocando qualche non necessaria cicatrice all'immacolato scafo della sua imbarcazione. Una capatina per il tè nella villa di Jackie O. e poi gli affettuosi saluti, conditi da ansiosi «ci vediamo dopo» e «a più tardi, allora», mentre Clinton confessava ai giornalisti che il tutto era stato «bellissimo», addirittura «unbelievable», incredibile. E la sera tutti a cena all'«Outermost Inn», l'esclusivo ristorante di Gay Head all'estremità occidentale dell'isola, esattamente dalla parte opposta di Chappaquiddick, sul cui stretto ponte nel luglio del '69 Ted Kennedy perse la speranza di diventare presidente e Mary Jo Kopechne, segretaria-amante, la vita. Paolo Passarmi La vedova del Presidente assassinato non è scesa sulla banchina ad accoglierlo La barca è del suo nuovo accompagnatore Oceano Atlantico Martha's Vineyard Due immagini dei Clinton e dei Kennedy in crociera [foto reuterj
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