Bomba a Topkapi 7 feriti

Comunicato del pkk: se volete vedere liberi gli ostaggi la Nato deve interrompere gli aiuti militari ad Ankara Nuovo attentato di marca curda in Turchia, gravissima una tedesca colpita da una scheggia alla testa Bomba q Topkapi, 7 feriti Turisti stranieri nel mirino a Istanbul ISTANBUL. Ancora i turisti nel mirino del terrorismo in Turchia. Lo stillicidio dei piccoli attentati che ha funestato la stagione delle ferie ha fatto ieri altri sette feriti (sei tedeschi più la loro guida turca), vittime dell'esplosione di una bomba incendiaria a Istanbul. L'attentatore, descritto da testimoni come giovanissimo, 16-17 anni, e di carnagione scura, ha lanciato una molotov contro un albergo nel quartiere turistico di Topkapi Surici, quello del palazzo dei sultani. I feriti, dice la locale agenzia Anadolu, sono stati colpiti «in più parti del corpo» e sono stati ricoverati in due diversi ospedali, quello della facoltà di Medicina e il «Vakif Guraba»; l'unica in pericolo di vita sembra la tedesca Ute Weinze: ferita da una scheggia alla testa, ha subito un delicato intervento presso il reparto di chirurgia cerebrale dell'Università. Le forze dell'ordine turche non hanno ancora dato una versione ufficiale dei fatti. Tutto fa pensare, però, che l'attentato sia opera degli indipendentisti curdi, che avevano minac ciato all'inizio dell'estate di rovinare le vacanze agli stranieri in visita (il motivo: portano denaro a un Paese che i ribelli curdi ritengono oppressore della loro nazione). Da Bonn i separatisti che detengono nella Turchia orientale (o Kurdistan turco) sette turisti avventuratisi in quella zona, hanno chiesto ieri ai Paesi alleati di Ankara nell'ambito della Nato di interrompere ogni appoggio militare alla Turchia, come condizione per il rilascio degli ostaggi. Il comunicato, redatto dal Fronte di liberazione nazionale per il Kurdistan, l'ala politica dei guerriglieri del pkk (partito dei lavoratori del Kurdistan, diretto responsabile dei sequestri), sembra diretto soprattutto al governo tedesco che vende a basso prezzo alla Turchia alcuni degli armamenti ereditati dalla ex Germania Est. Nelle mani del pkk sono attualmente due italiani (l'ingegner Angelo Palego e Anna d'Andrea), due svizzeri, due tedeschi e un neozelandese. «Ci rivolgiamo a tutti i governi interessati affinché interrompano il loro appoggio politico, militare ed economico alla sporca guerra» contro i curdi in Tuchia, si legge nella nota del Fronte, aggiungendo che «se i governi interessati vogliono la liberazione dei connazionali devono prendere contatti direttamente con la controparte curda». Il Fronte curdo punta infatti innanzitutto a ottenere un riconoscimento internazionale. Finora i governi stranieri hanno compattamente rifiutato di intavolare trattative. [e. st.] Comunicato del pkk: se volete vedere liberi gli ostaggi la Nato deve interrompere gli aiuti militari ad Ankara Sei»>Ì > ' ■ ■ jJ Una immagine di Topkapi, la reggia dei sovrani ottomani a Istanbul. Nella foto piccola Franco Rocchetta, «ministro degli Esteri» della Lega :: :--::>.w

Persone citate: Angelo Palego, Anna D'andrea, Franco Rocchetta