«Quella strega non merita pietà» di R. M.

«Quella strega non merita pietà» L'UOMO CONTESO «Quella strega non merita pietà» MILANO. «E' una strega, andrebbe impiccata per quello che ha fatto alla povera Maria». E' un uomo distrutto dal dolore Rosario Loria, 50 anni, guardiacaccia, l'amante di Maria Concetta Romano, la ragazza di 19 anni massacrata dalla madre e gettata in una roggia. Nelle sue parole c'è solo odio per Rosa Quartararo. La gelosia, il movente. Anche Rosa si era innamorata di Rosario. Da qui la decisione di uccidere sua figlia, la rivale. «Mi piaceva Maria Concetta - dice Rosario - perché era spigliata, aveva veglia di vivere, e forse da uomo maturo le davo sicurezza». Basso di statura, tarchiato, con gli occhiali spessi, davanti al suo ufficio presso la Provincia di Milano, Rosario Loria ricorda quei momenti con Maria Concetta. «L'ho conosciuta al ristorante La Colomba di Liscate qualche mese fa», continua. Una passione improvvisa, un amore ricambiato, in cui subito si jntromette anche Rosa, per qualche tempo pure lei cameriera nel locale dove lavorava la figlia. No, non capisce Rosario Loria che la donna ha occhi solo per lui. Fino a Ferragosto. «Quel giorno uscimmo tutti e tre insieme. Rosa insisteva per stare con me. Ma io e Maria passammo quattro giorni d'amore in un albergo di Milano. Così si è vendicata». [r. m.]

Persone citate: Maria Concetta, Quartararo, Rosario Loria

Luoghi citati: Liscate, Milano