Roma manda uno 007 in Kurdistan di Andrea Di Robilant

Roma manda uno 007 in Kurdistan TURCHIA H I guerriglieri affermano di aver catturato un altro turista occidentale Roma manda uno 007 in Kurdistan Un questore cercherà notizie dei sequestrati ROMA. Sulla pista degli ostaggi italiani in Turchia adesso c'è anche un investigatore italiano. Il ministro dell'Interno Nicola Mancino ha deciso di mandare ad Ankara il questore Nicola Simone, un veterano che viene periodicamente mandato a sbrogliare casi di italiani all'estero. Simone terrà i contatti con il ministero degli Interni turco e cercherà di sollecitare maggiori informazioni dagli investigatori locali. ' sa ancora pochissimo sulle eh costanze del rapimento e sembra che non sia ancora stato rinvenuto il pullmino sul quale i quattro ostaggi, gli italiani Angelo Palego e Anna D'Andrea e gli svizzeri Nico Pianta e Giuseppe Rezzonico, viaggiavano prima di essere catturati. La campagna di sequestri estivi da parte dei guerriglieri curdi intanto continua. Ieri hanno rapito due afgani e due britannici ma fortunatamente la vicenda si è risolta nel giro di poche ore. Ancora incerta invece la sorte di un altro turista occidentale, di nazionalità non precisata, che i guerriglieri sostengono di aver rapito ieri. Ad Ankara le ambasciate di Italia, Svizzera, Germania e Nuova Zelanda hanno avviato consultazioni per tenere un fronte comune e facilitare la raccolta di elementi che possano portare alla liberazione dei sette ostaggi occidentali, ma in mancanza di informazioni il clima è soprattutto di attesa. Ismet Imset, il giornalista del «Daily Turkish News» che ebbe un. ruolo rilevante nella liberazione di quattro ostaggi francesi due settimane fa e che potrebbe di nuovo essere utile si trova in crociera nel mare Egeo e secondo i famigliari tornerà soltanto ai primi di settembre. Il pkk insiste che la liberazione degli ostaggi avverrà solo dopo un contatto formale dei Paesi interessati con il Fronte per la liberazione dei curdi. Ma il governo svizzero ha detto ieri che «non sono previsti negoziati con il pkk». Anche la diplomazia italiana insiste che non tratterà con i curdi, ma non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale in proposito. Da Verona una offerta curiosa: Mimi Azzat Saydo, un medico che vive in Italia da parecchi anni e che dice di essere rappresentante del Fronte del Kurdistan iracheno, ha condannato l'azione del pkk e si è detto pronto a trattare per la liberazione degli ostaggi se il governo italiano glielo chiederà. Nel frattempo le forze di sicurezza turche conducono azioni militari nella zone del rapimento. Proprio ieri sei guerriglieri curdi, tra cui una donna, sono stati catturati nella zona di Dogubeyazit. Andrea di Robilant

Persone citate: Angelo Palego, Anna D'andrea, Giuseppe Rezzonico, Nico Pianta, Nicola Mancino, Nicola Simone