Bosnia riappare un italiano scomparso di Foto Ansa

Colpo di scena quando si stava delineando un giallo. Ancora mistero sugli altri due Colpo di scena quando si stava delineando un giallo. Ancora mistero sugli altri due Bosnia, riappare un italiano scomparso «Sto bene, ho portato le medicine, oggi sarò a casa» Colpo di scena nel caso degli italiani prigionieri in Bosnia. Uno dei presunti sequestrati ha telefonato ieri a casa a Bolzano per rassicurare i familiari: «Sto bene. Sono a Portogruaro, sono appena rientrato dalla Bosnia. Ero andato a portare delle medicine ai profughi di guerra. Non so niente di quello che è successo in questi giorni. Davvero si è parlato di me in Italia? Beh, domani o dopodomani sarò a casa e spiegherò tutto. Ho pochi gettoni, scusate adesso chiudo, ciao». Questa in sintesi il dialogo fra Enrico Zulberti, il volontario meranese di 35 anni ritenuto prigioniero dei musulmani, e la sorella Antonietta, come è stato riferito ai giornalisti dalla signora Paratore, cognata di Antonietta. «Enrico Parlava, ha detto, da un autogrill. Gli abbiamo chiesto anche di Maria e Mirco Turancic, le altre due persone date per disperse. Ha risposto di conoscerli bene ma di non averli incontrati, di essere andato e tornato solo dalla Bosnia. Adesso non vediamo l'ora di rivederlo». La schiarita è arrivata al termine di una giornata durante la quale il giallo era progressivamente montato. Aveva cominciato in mattinata radio Sarajevo ipotizzando che i tre fossero «dispersi o arrestati». Però l'emittente, controllata dai musulmani, non citava alcuna di¬ chiarazione o comunicato delle autorità locali, perciò si era avuta l'impressione che le sue informazioni fossero riprese da quelle provenienti dall'Italia, che li davano per internati in un campo di prigionia musulmano a Travnik, nella Bosnia centrale. Più tardi da Trieste Gianfranco Schiavone, responsabile del Consorzio italiano solidarietà, faceva sapere che «la notizia del presunto sequestro dei tre italiani in Bosnia l'abbiamo appresa durante la sosta di Mir Sada a Prozor, il 6 agosto. L'ha raccolta da alcuni mercenari Sergio Cattaneo, autista volontario della nostra organizzazione. Ritornati a Spalato, il 10 agosto, abbiamo avvertito i rappresentanti della cooperazione italiana». Cattaneo, 44 anni, di Venezia, ha confermato che al suo ritorno in Italia dalla marcia di Mir Sada, il 12 agosto, venne interrogato dalle nostre autorità e ha ripetuto la testimonianza appresa da due mercenari, di cui uno italiano, e resa ai rappresentanti del governo italiano a Spalato. Dunque il nostro governo era informato già da più di dieci giorni. «Ci è giunta notizia di questo episodio da volontari che si erano recati in Bosnia - confermavano fonti della Farnesina - per cui ci siamo attivati immediatamente. Ci siamo mossi attraverso canali istituzionali, la Croce Rossa, l'Unprofor e la missione di monitoraggio della Cee per verificare la veridicità di queste voci». Ma al ministero degli Esteri ci si è comportati «come se il fatto fosse vero». L'ambasciatore italiano a Zagabria, Salvatore Cilento, confermava di aver preso tutti i possibili contatti e si veniva a sapere che lo stesso ministro degli Esteri Andreatta avava sollecittao l'intervento del suo pari grado bosniaco Silajdzic, rice¬ vendone una risposta scritta: gli accertamenti avevano dato esito nega'tivo. Intanto i conoscenti di Zulberti ricostruivano i suoi movimenti da e per la Bosnia e avanzavano l'ipotesi che le testimonianze di una sua cattura fornite da testimoni nell'ex Jugoslavia riguardassero un precedente, breve arresto di lui (che poi era stato liberato da truppe Onu) qualche mese fa e di cui il volontario aveva già parlato ai parenti e agli amici. Una novità confortante, però, era venuta in serata da Travnik, quando un radioamatore aveva trasmesso il perentorio messaggio che «qui non esistono campi di prigionia, né tantomeno possono esservi tenuti prigionieri tre volontari italiani». Sembra che la notizia fosse vera per quanto riguarda Zulberti; per i due coniugi Turancic, speriamo bene. [e. st.] Enrico Zulberti (primo a destra, in tuta), fotografato in casa di amici a Travnik [foto ansa]

Persone citate: Andreatta, Cattaneo, Gianfranco Schiavone, Mirco Turancic, Paratore, Salvatore Cilento, Sergio Cattaneo, Silajdzic