Fisco il ministro striglia gli 007

Dopo l'inchiesta aperta dalla magistratura romana scende in campo Gallo Dopo l'inchiesta aperta dalla magistratura romana scende in campo Gallo Fisco, il ministro striglia gli 007 «Le indagini sono troppo superficiali» ROMA DALLA REDAZIONE Dopo i giudici, il ministro. L'accusa del Secit, il Servizio dei superispettori fiscali, all'amministrazione finanziaria di aver condotto controlli superficiali e incompleti sulle aziende poi coinvolte in Tangentopoli, ha richiamato, dopo quella della procura di Ronu, che ha gà aperto un'inchiesta, anche l'attenzione del responsabile del ministero delle Finanze. Rientrato da un breve periodo di ferie il ministro Franco Gallo, tenendo conto dei suggerimenti del Secit, ha dato disposizioni affinché «l'azione di accertamento fiscale sia più incisiva». Una circolare breve ma secca, partita dal palazzo di viale Europa, dove ha sede il dicastero, nelle stesse ore in cui al palazzo di giustizia di piazzale Clodio, il sostituto procuratore Davide lori ascoltava come testimone il capo degli 007 del fisco, Luigi Mazzillo. Un interrogatorio durato due ore circa, nel corso del quale il superispettore ha spiegato al giudice perché e come i controlli svolti dall'amministrazione finanziaria siano stati superficiali e incompleti. E come sia stato perciò possibile alle aziende coinvolte nelle inchieste sulle tangenti di accumulare e distribuire impunemente mazzette attingendo a «fondi neri». Al giudice, Mazzillo ha consegnato, illustrandolo, il rapporto redatto dal Secit sulle inefficienze e le limitazioni, anche di legge, che regolano l'attività dell'amministrazione finanziaria. E ha promesso il massimo della collaborazione per il prosieguo dell'inchiesta. I magistrati romani, in sostanza, vogliono capire se all'origine della mancanza dei controlli che hanno permesso a molte aziende di elargire mazzette a partiti e uomini politici senza essere scoperte per tempo, ci siano solo motivi di pigrizia e superficialità oppure qualcosa d'altro. Nei prossimi giorni il superispettore farà ritorno a palazzo di giustizia con altri documenti per dimostrare, fra l'altro, come numerose siano state le denunce all'autorità giudiziaria sui controlli inefficienti dell'amministrazione su aziende e singoli cittadini che esercitano professioni altamente remunerative e che non lasciano ricevute fiscali. Mazzillo ha promesso un elenco circostanziato di denunce presentate indicando anche nomi di privati e società. Specie di quelli o quelle che, ispezionati dagli uffici finanziari e risultati in regola, sono poi comparsi fra gli indagati che hanno distribuito mazzette in Tangentopoli. I giudici guardano al passato e cercano così di individuare se vi siano state, oltre che superficialità, anche responsabilità di natura penale. Il ministro si preoccupa invece del futuro e, visto che i buchi nelle maglie dei controlli si sono rivelati sino ad oggi agevoli varchi per gli evasori, cerca di porvi rimedio. E detta disposizioni più severe e più in linea - come riferisce un comunicato del ministero con la delicata fase di passaggio dalla vecchia alla nuova struttura dell'amministrazione finanziaria conseguente all'entrata in vigore della legge di riforma. «Il Secit - precisa ancora il ministro - ha tra i suoi compiti istituzionali l'esame del funzionamento degli uffici finanziari anche al fine di individuare le eventuali carenze, di ricercarne le cause e di formulare le conseguenti proposte per il miglior funzionamento dell'apparato amministrativo». Come dire che le critiche del Secit all'amministrazione sono state fatte per migliorare, non per accusare o attribuire specifiche responsabilità a singoli organi dell'amministrazione finanziaria. Anche se poi, da tutto questo, ne è scaturita un'inchiesta penale, che è sì alle prime battute ma che potrebbe riservare sviluppi imprevedibili. [r. i.] Luigi Mazzillo, capo degli 007 del fisco

Persone citate: Franco Gallo, Gallo Fisco, Luigi Mazzillo, Mazzillo

Luoghi citati: Roma