ROMANZI FABBRICATI

ROMANZI FABBRICATI ROMANZI FABBRICATI La ricetta americana raccontata da Michener metà mennonita. Yoder, che è un piccolo solido ebreo senza figli e con una moglie molto solidale, vive parcamente dedicandosi al bricolage, e ogni tanto regala segretamente milioni di dollari alle istituzioni culturali del posto. Non legge mai i critici, ma teme che il suo ultimo romanzo possa non rinnovare il successo dei precedenti perché più ideologico (tratta della perdita della terra da parte della comunità), e lo sottopone quindi al giudizio di amici e della sua «editor», la newyorchese Yvonne Manuel le; poi però decide di non operarvi mutamenti sostanziali. L'importanza dell'opinione di questa donna è comunque impossibile da sottovalutare, fu lei ima quindicina di anni prima a far accettare il primo libro dello sconosciuto, e in seguito a battersi perché uscissero i seguenti, malgrado l'insuccesso di quello. Yoder diventò infatti famoso tutt'a un tratto solo col quinto romanzo, e a quel punto anche i precedenti furono recuperati con tutti gli onori. E' proprio la Marmelle a parlare, di sé, di Yoder e di altro, nella seconda sezione del Romanzo. Ebrea anche lei, cresciuta poveramente nel «garment district» di Manhattan, diventò una lettrice insaziabile da bambina anche per via delle sue frustrazioni, ed entrò alla Kinetic Press come addetta al vaglio dei manoscritti non sollecitati, con l'incarico di non passarne ai lettori veri e propri della casa più di tre ogni novecento. La sua scoperta di Yoder unita alla tenacia con cui seppe sostenere lo scrittore fecero la fortuna sua e della ditta; nel frattempo Yvonne unì le sue sorti a quelle di un giovane e dotato scrittore ,i, li; a■ III1'' !min lili i, li; a ■ III1'' ! min li >/! 'fili, li II Ufi, -//ìli. che peraltro non riuscì mai a terminare il suo promettente libro sul Vietnam e finì per inacidirsi, bere e da ultimo tagliarsi la gola. La terza voce è quella di Streibert, critico e insegnante di narrativa nel piccolo «college» della zona. Brillante iconoclasta e stimolante guida per i giovani, questi ebbe l'esperienza decisiva per la sua formazione dall'incontro con un professore irlandese in visita, che lo portò in Grecia e lo iniziò all'omosessualità prima di contrarre l'Aids e morire, per fortuna senza averlo contagiato. Questa perdita unita al fallimento di un proprio romanzo rendono il critico insofferente nei confronti di Yoder, benché costui abbia beneficato proprio il suo dipartimento universitario; ne risulta una stroncatura al nuovo libro, i cui danni peraltro l'abilità profes¬ , ;ili/iii.'iii m'■■"■'>'"'i i '/.'////a/. ! uni i •''///! w sionale della Marmelle riesce a limitare. Frattanto si sono affacciati all'orizzonte due personaggi di scrittori giovani, maschio e femmina, entrambi dotati allievi del critico. La quarta e ultima parte del romanzo è raccontata dalla ricca nonna dell'esordiente-prodigio, e contiene una svolta improvvisa verso la tragedia e il giallo... Le storie non sono il forte di Michener, e nemmeno qui abbiamo una vicenda unica e appassionante, tale da sostenere la curiosità fino in fondo; spesso anzi si stenta a rintracciare il filo conduttore del libro. Inoltre il trattare la concezione, lo sviluppo e il marketing dei romanzi come se fossero elettrodomestici può far sorridere noi europei; e la formazione culturale di Yvonne e del critico Streibert ci appare ingenua, lui per esempio rimane folgorato da giudizi provo¬ nel LO i '/: //,i!!, '/// , catori formulati da F.R. Leavis più di cinquantanni prima e pervenutigli di terza mano come il non plus ultra della trasgressione e della modernità. Anche l'assioma secondo cui ogni scrittore per quanto grande dev'essere pronto a riscrivere ogni cosa secondo i consigli del suo editor che la sa più lunga di lui può apparirci cinicamente commerciale.'D'altro canto l'energia con cui è messo l'accento sull'aspetto artigianale della letteratura potrebbe aiutare a liberare le idee di molti da certi residuati di romanticismo; e lo sguardo dietro le quinte dell'editoria americana, nonché dell'università vista come allevamento di nuove penne (innovatrici o di semplice intratteriimento, non importa) non è privo di un suo fascino perverso. Ma solino d'Amico

Persone citate: Michener, Yoder, Yvonne Manuel

Luoghi citati: Grecia, Manhattan, Vietnam