Assassinata dalla madre per gelosia

Voleva rubare il fidanzato cinquantenne a Maria Concetta, l'ha strangolata e gettata nel canale Voleva rubare il fidanzato cinquantenne a Maria Concetta, l'ha strangolata e gettata nel canale Assassinata dalla madre, per gelosia Agghiacciante epilogo del giallo di Lodi, la donna confessa LODI DAL NOSTRO INVIATO L'ha uccisa la madre. Per gelosia, perché voleva rubarle il fidanzato l'ha massacrata, poi imbavagliata col nastro adesivo, infilata nei sacchi della spazzatura e gettata nel canale. Sua figlia, Maria Concetta, 19 anni, gettata via come una cosa immonda. Finisce così, in un modo che ferisce e sconcerta, il giallo di Lodi. Le parole del magistrato, Carmen Manfredda, sono laconiche e taglienti: «Erano entrambe innamorate della stessa persona. Il movente è da ricercarsi nella gelosia e nel risentimento verso la figlia». E' l'epilogo di un tragico triangolo di famiglia. Finisce a San Vittore Rosa Quartararo, 39 anni, tre figlie e un marito lasciato a Palermo tanti anni fa e che ora non sa nulla. Accusata di omicidio volontario e premeditato. Il suo convivente, Giuseppe Redaelli, per due giorni indiziato numero uno, viene invece rilasciato a piede libero. Aiutò Rosa a disfarsi del cadavere. Ci vogliono «solo» quarantotto ore per risolvere il caso. Un record in quest'estate di sangue, dove altri nove omicidi di donne sono ancora un mistero. «Hanno lavorato bene i carabinieri», dice il magistrato. Ma subito aggiunge: «E' un delitto contro natura, aggravato e premeditato. Maturato in un ambiente culturale e sociale degradato». Due notti di interrogatorio ser- rato, di faccia a faccia, per ricostruire, con certezza, chi avesse ucciso Maria Concetta, bastonata, strangolata, gettata in uno dei tanti canali del lodigiano. E alla fine il mistero porta a quella casa di Pozzuolo Predabissi, con i gerani e il rampicante, dove Maria viveva, dove è stata uccisa venerdì mattina. «Gelosia», ripete il magistrato. Sì, Rosa Quartararo non voleva che sua figlia frequentasse Rosario Loria, 50 anni, guardia giurata, anche lui sotto torchio per 48 ore e poi scagionato completamente. Che lui fosse sposato, che fosse nonno, non le importava. Era lui che voleva. Pronta a tutto, anche ad uccidere la figlia. Prima le bastonate in testa con uno spazzolone, poi quella corda da dietro attorno al collo. Stretta, sempre più stretta. E il nastro da pacchi marrone attorno alla testa, per evitare che uscisse troppo sangue. Forse per togliersi davanti gli occhi marroni cu sua figlia. E' lì nell'ingresso che la trova Giuseppe Redaelli quando torna dal suo lavoro di mungitore. «Sembrava una matta», ripete ai carabinieri. E racconta come ha aiutato la donna a disfarsi di quel «fagotto». Lo avvolgono in una coperta, in due sacchetti della spazzatura, e poi lo caricano sulla Hyunday grigia. Pochi chilometri fino al canale della Muzza. Dove qualche ora dopo un pescatore darà l'allarme. «Non ci ha visto nessuno», dice Giuseppe. Ma non è vero. Un giovane marocchino vede il «fagotto» caricato sull'auto, non ci bada, sente del ritrovamento del cadavere, ricorda, e racconta tutto ai carabinieri. Compreso quell'insolito gesto: il lavaggio accurato dell'auto. Per far sparire le tracce di sangue. E' più che un indizio nelle mani degli inquirenti. I sospetti aumentano con la prima perquisizione. Sono passate solo 24 ore dall'omicidio ed è ancora forte l'odore di candeggina in casa: mamma Rosa aveva abbondato per togliere quelle macchie rosse. Indizi sempre più pressanti. Ma come sospettare di quella donna che subito dopo il riconoscimento del cadavere sviene e la devono imbottire di valium? Ore e ore di interrogatorio, senza tregua. Prima confessa Rosa Quartararo, confermando le parole del suo convivente. Poi ritratta, si contraddice, smentisce tutto fino al drammatico confronto nella notte. «Cosa hai fatto Rosa?», chiede Giuseppe. E la donna crolla. Sì, ha un alibi di ferro Rosario Loria, l'uomo che amava Maria e che Rosa voleva fino alla disperazione. Fino ad uccidere. La sua colpa è stata solo quella di confessare il suo amore per Maria. Confessare l'intenzione di andarsene con lei. Pur di riuscirci insieme alla ragazza aveva inventato una bugia: «Rosa, ti portiamo via con noi». Quando ha capito che era una bugia, Rosa ha deciso di uccidere la sua rivale. Sua figlia. [f.pol.] L'uomo conteso è sposato e nonno ma amava la giovane da alcuni mesi L'arresto di Rosalia Quartararo (sopra) e il volto della figlia

Luoghi citati: Lodi, Palermo