C'è già aria di rientro

Le punte di traffico previste tra stasera e domani mattina Le punte di traffico previste tra stasera e domani mattina C'è già aria di rientro Mini-ferie con un occhio alla crisi Stanno tornando a casa alla spicciolata, i torinesi in vacanza, così com'erano partiti. Si sono concessi ferie corte corte: per molti sono durate una settimana o al massimo quindici giorni. Nelle previsioni della polizia stradale il primo «contro-esodo» toccherà il suo culmine tra stasera e domattina: ma sulle autostrade si prevede soltanto un traffico più intenso della norma: le «bibliche)) code ai caselli che furono l'incubo dei vacanzieri negli Anni 70 non si vedranno. Rispetto alle scadenze tradizionali delle vacanze, i torinesi hanno posticipato la partenza, e stanno anticipando il rientro. I più hanno fatto le valigie nei giorni vicini al Ferragosto, e torneranno in città prima della fine del mese: la Fiat riaprirà i cancelli di Mirafiori lunedì 30, e da quella data le vacanze saranno davvero finite. Ma quanti siamo? L'ufficio statistiche dell'Azienda acquedotto municipale ha fornito ieri dati sull'andamento dei consumi negli ultimi venti giorni: 5300 litri al secondo la prima settimana di agosto, pari a 700 mila persone rimaste in città. Crollo a 4 mila litri, la domenica di Ferragosto: 450 mila presenze, mezza città al mare o in montagna a divertirsi. Nei giorni seguenti, un lieve aumento: 4600 litri, 500 mila persone in città. I dati sono omogenei con quelli dell'Azienda energetica, che segnalava fino al 14 agosto richieste d'energia superiori del 4 per cento rispetto allo stesso periodo del '92, ma consumi livellati sulle cifre dell'anno scorso da Ferragosto in avanti. Il traffico. Per tutta la gior- nata di ieri, i rientri in città sono stati bilanciati dalle partenze per il weekend, con traffico intenso di auto dirette verso il mare sulla Torino-Savona nelle ore del mattino, e molti in marcia verso Aosta. A sera, in tanti si sono messi sulla via del ritorno, sull'autostrada Torino-Bardonecchia, sulla Torino-Aosta e da Savona, ma senza code. Le interruzioni. Qualche rallentamento è stato segnalato sulla Torino-Savona, per quattro restringimenti nel tratto finale dell'autostrada tra Niella Tanaro e Vicoforte e fra Altare e Savona. La polizia stradale segnala un'altra interruzione, con possibili rallentamenti o code, sulla statale 20 del Colle di Tenda, a pochi chilometri da Limone Piemonte. Sull'autostrada Torino-Bardonecchia resta chiuso lo svincolo di Almese, mentre la statale 24 è interrotta all'altezza di frazione Drubiaglio ad Avigliana. Per lavori di ripristino del manto stradale, è interrotta anche la 142 biellese vicino a Cavallirio, in provincia di Novara. La statale 22 di Vallemacra a Prazzo (Cuneo) è bloccata per una frana, mentre una caduta di massi sulla 299 di Alagna crea difficoltà agli automobilisti a Scopello, Campertogno e Alagna. Sulla 457 di Moncalvo a Ozzano Monferrato, infine, è previsto traffico a senso unico alternato. I treni dal Sud. Ieri mattina all'aeroporto di Caselle non sono atterrati voli charter, mentre sono arrivati a Porta Nuova sette treni straordinari dal Meridione. I primi torinesi a rientrare in città. Ecco le loro impressioni, raccolte al binario 12. Anna Perrotta è tornata da Paola, in Calabria, con il treno speciale da Reggio delle 12,55 «Un mese di vacanza, come gli altri anni». E' una tra le pochissime persone, ai binari, che s'è concessa lo stesso periodo di riposo: gli altri hanno ridotto la durata delle vacanze, cercando di risparmiare «persino sui gelati per i bambini». Giuseppe Casetta, muratore, il carrello carico di valigie, è arrivato da Corigliano (Cosenza) con la moglie e due bambine. «Tutti gli anni restavamo in Calabria almeno venti giorni, questa volta ci siamo limitati a dieci: sarà un autunno difficile, gli stipendi sono sempre più bassi e la spesa per le ferie diventa un lusso». Alle 13,12, binario 7, arriva un treno strordinario dalla Sicilia: Agrigento, Palermo, Catania. Salvatore Schinocca, 35 anni, lavora in un'azienda di stampi per l'edilizia. Anche lui carico di borse, con la famiglia: «Le mie ferie sono sempre durate cinque settimane. Quest'anno soltanto tre». Dimezzate anche per Nunzio Greco, di ritorno da Bronte. «Quindici giorni, anziché un mese. Sono muratore, lavoro dove capita, nei cantieri: c'è crisi, bisogna cercare di arrangiarsi». In controtendenza la testimonianza di Miriam Fanfoni: un mese all'isola d'Elba, Forte dei Marmi, Lerici, «come tutti gli anni: ma questa volta c'era meno gente un po' ovunque». Ha appena acquistato una libreria in via Filadelfia: «Speriamo che funzioni. Ho deciso di comprarla nel momento in cui le cose si stavano mettendo male per tutti: ma i torinesi sanno come rimboccarsi le maniche, in barba alle previsioni sull'autunno nero». Giovanna Favro I commenti ai binari dei treni dal Sud «Siamo tornati prima Abbiamo risparmiato anche sui gelati» A Porta Nuova molti commenti preoccupati tra i primi rientrati dal Sud: «Sarà un autunno difficile e la spesa per le ferie diventa un lusso»

Persone citate: Anna Perrotta, Corigliano, Giovanna Favro I, Giuseppe Casetta, Lerici, Miriam Fanfoni, Nunzio Greco, Salvatore Schinocca