Il ricordo di Cossutta di Maurizio Tropeano
Il ricordo di Cossutta Il ricordo di Cossutta «Tentai di allertare i ceki risposero che era tutto tranquillo» IL pei e la notte di Praga». Con questo titolo l'Unità ha pubblicato ieri i verbali inediti della direzione comunista sull'invasione sovietica della Cecoslovacchia. Protagonista di quelle ore Armando Cossutta - oggi presidente di Rifondazione allora coordinatore della segreteria pei -, l'unico dirigente rimasto di guardia a Botteghe Oscure la sera del 20 agosto 1968. A lui, e al direttore dell'Unità, Maurizio Ferrara, l'ambasciatore sovietico Nikita Rijov annuncia: l'Urss ha deciso l'intervento in Cecoslovacchia. I comunisti italiani sanno tre ore prima quello che Alexander Dubcek e i cecoslovacchi vedranno poi nelle strade. Sull'Unità Luciano Antonetti rivela come la versione contenuta nel verbale sia diversa dalla ricostruzione dei fatti data da Panorama nel 1989 dopo un colloquio con Cossutta. Scrive Antonetti: «In essa (nella versione dei verbali, ndr) Cossutta sostiene di non aver trovato funzionari responsabili del pei a Praga, perché erano in vacan¬ za, che un compagno, trovato dopo tanti tentativi, gli aveva detto: "State attenti alle provocazioni". Gli chiesi perché non avesse telefonato al comitato centrale cecoslovacco e lui di rimando: "E in che lingua avrei potuto parlare". Certo è che non telefonò neppure all'ambasciata cecoslovacca a Roma, dove pure avevamo degli amici». Cossutta non replica, dice solo: «Dissenso tra noi non ci fu. Le decisioni furono unanimi e rapide». Senatore Cossutta, 25 anni fa lei fece tutto quello che era in suo potere per avvisare i cecoslovacchi? «Sì. La vicenda è stata riassunta in modo un po' sintetico dall'Unità. Noi ricevemmo la comunicazione dell'ambasciata sovietica. Io convocai tutti i compagni della segreteria e della direzione presenti in Italia. E cercai di mettermi in contatto con Praga». Ci riuscì? «Solo dopo molti tentativi. La contraddizione è che non trovammo riscontro alle nostre informazioni. Da Praga ci assicurarono che tutto era tranquillo. Allora noi ci convincemmo del fatto che i sovietici volevano intervenire ma che ancora non l'avessero fatto. Dirò di più, ad un certo punto, guardando i compagni presenti, ebbi la sensazione che loro pensassero ad un mio sbaglio, al fatto che io avessi capito male le parole dell'ambasciatore». Non c'era una via più veloce? «No. Certo se avessimo avuto più tempo, una maggiore conoscenza diretta e precisa, noi comunisti, ma non solo noi, penso anche ai governi occidentali, avremmo potuto fare qualcosa». I sovietici vi hanno ingannato? «Sono stati scorretti quando mi impedirono di mettermi subito in comunicazione con Longo che in quel periodo si trovava in vacanza vicino a Mosca. L'invasione? Nessuno se l'aspettava. Io mi sono attenuto alle valutazioni positive dei cecoslovacchi e di Longo dopo l'incontro tra Dubcek e Breznev». Maurizio Tropeano p Armando Cossutta
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- Morire a Canelli a 25 anni
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- Nascita di Marconi
- A casa gli albanesi il governo li espelle
- Siamo tutti in pericolo
- ALDO MORO
- Juve, l'Europa se ne va dopo la grande illusione
- E' tornato il calcio giovane
- Bergamo: guerriglia tra "tifosi,, durante la partita con il Torino
- Grazie Juve, grazie Brady
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Nascita di Marconi
- Tre domande a Capanna
- un po'di fantascienza
- Internet, istruzioni per l'uso
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Ticino, la minaccia è svizzera
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Grazie Juve, grazie Brady
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy