ASSICURAZIONI di Giuseppe Alberti

Nuove polizze ASSICURAZIONI Nuove polizze Uno scudo contro i roghi nei boschi Si calcola che appena il 15 per cento dei boschi d'alto fusto siano coperti da assicurazioni, e di questa modesta percentuale, l'80 per cento si trova nel Nord del nostro Paese. La percentuale assicurata sale quando si tratta di olivi domestici od innestati, sughereti, oppure di boschi cedui. Idem quando il rischio interessa boschi di piante resinose. I costi di queste polizze variano a seconda delle piante esistenti: si parte da 1300 lire per ogni milione assicurato per giungere alle 13 mila (sughereti, pinete, ecc.). In determinate situazioni, il rischio può non essere coperto. Per esempio, se il bosco non è «pulito»: perché aggrava di non poco le probabilità di roghi. Altre e non indifferenti regole assicurative che possono limitare la validità della copertura interessano i fabbricati abitativi che si trovano, appunto, nelle immediate vicinanze di boschi: infatti, in una polizza si legge che «sui tassi di tariffa è prescritto un aumento del 10 per cento qualora a distanza inferiore a 20 metri esistano... boschi...». Quindi, tutti coloro che si trovano in simili situazioni, dovrebbero chiarire con la compagnia la situazione. Poiché non sono pochi a sostenere che gran parte degli incendi siano da imputare ad atti vandalici o terroristici, può accadere che la compagnia non risarcisca i danni, siano questi relativi agli incendi boschivi, o ai fabbricati. Naturalmente, perché disastri del genere possano venire imputati ad atti terroristici o di vandalismo, è necessario il parere ultimo dell'autorità giudiziaria. E' chiaro che per giungere a ciò può passare molto tempo e, quindi, l'eventuale risarcimento prorogarsi notevolmente. Stesso discorso può valere per il proprietario del fabbricato danneggiato a causa di un bosco attiguo di proprietà di un terzo: che responsabilità ha quest'ultimo se l'incendio è stato appiccato volontariamente da un terrorista? Ecco l'opportunità di far inserire nella polizza la clausola estensiva agli atti terroristici, a quelli del vandalismo con finalità estorsi ve, ecc. L'assicurazione costerà, in questo caso, qualche decina di migliaia di lire in più, ma non si correrà il rischio di non vedere una lira di indennizzo dalla società assicuratrice. Se il proprietario di un bosco, che può essere anche il demanio, vuole ripararsi dai danni che l'incendio può procurare ad altri (interruzione di una strada, di energia elettrica, oppure che si procurino danni a «terzi») il «premio» di polizza si raddoppia. Anche in simili situazioni, però, è bene che il rischio sia esteso anche al terrorismo e simili. Per finire, molto probabilmente da quest'anno le società assicuratrici assumeranno con una più determinata prudenza i rischi le gati a tutti i tipi di boschi, inclusi quelli ritenuti a «basso rischio» Giuseppe Alberti