l'Indiana Jones novarese di Maurizio Costanzo

I/Indiana Jones novarese I/Indiana Jones novarese Era alla settima «missione Ararat» DA CACCIATORE A PRIGIONIERO ANOVARA NGELO Palego è stato rapito mentre andava sul monte Ararat al suo settimo appuntamento con l'Arca di Noè. Da oltre dieci anni la biblica imbarcazione è diventata come un chiodo fisso per il cinquantanovenne testimone di Geova che ne ha fatto praticamente la sua ragione di vita. Sull'Ararat - fino a quota 4570 - era già andato sei volte. In una di queste, nell'agosto dell'85, era già finito in mano ai curdi. Un'altra volta, sempre sull'Ararat che ormai conosce a menadito, si trovò di fronte un feroce orso bruno. Ma tali disavventure, oltre ai sacrifici e alla fatica, non lo hanno mai portato alla resa. L'Arca lui l'ha vista e vuole assolutamente vincere tutti gli scetticismi. In quest'ultima spedizione era accompagnato da alcuni alpinisti svizzeri che avrebbero dovuto fungere da testimoni oculari e aiutarlo a convincere - come dice lui - «i governanti del mondo» e spingerli allo storico recupero dell'imbarcazione che in occasione del diluvio universale aveva salvato la fauna e, grazie a Noè e famiglia, il genere umano. Ingegnere minerario, Angelo Palego, ha sempre avuto la passione per l'archeologia. Ma le prove dell'esistenza dell'Arca di Noè le ha avute dalla Bibbia e segnatamente dal suo primo libro, quello della Genesi. Da buon testimone di Geova conosce perfettamente versetti e capitoli e, naturalmente, i loro veri significati. Dei Testimoni di Geova - numerosi nel Novarese - è stato a lungo l'addetto stampa contri buendo, col suo appassionato la voro alla nascita a Cameri (pochi chilometri da Novara) di una grande sala convegni, punto di ritrovo dei fedeli di Geova di Piemonte, Lombardia, Liguria. E a Cameri i «testimoni» hanno anche realizzato una bellissima zona verde, uno spicchio di Eden dove, almeno così dicono loro, si salveranno quando arri vera la fine del mondo. Un appuntamento che secondo Angelo Palego è alle porte. Lo ha sempre detto con grande convinzione, citando anche in questo caso versetti e capitoli della Bibbia che - stando alla sua interpretazione - non lasciano dubbi. A Trecate - grosso centro del l'hinterland novarese dove Pa lego vive con la moglie - i suoi amici non testimoni di Geova (e sono parecchi) preferiscono però sentirlo parlare dell'Arca e non solo perché la stessa ipotesi dell'Apocalisse fa paura, ma per via della grande passione che Angelo mette sempre quando accenna ai nevai del monte Ararat, quando descrive la forma dell'Arca le cui dimensioni sono tali e quali a quelle descritte - neanche a dirlo - nella Bibbia. All'arca di Noè - che secondo i calcoli di Palego si è arenata sull'Ararat il 2 novembre del 2370 avanti Cristo - l'ingegnere ha dedicato parte della sua vita. La insegue da circa 20 anni. E' andato a parlarne un paio di volte al Maurizio Costanzo show e in altre trasmissioni televisive. E non si è mai lasciato «smontare» da qualche sorrisetto malizioso, dall'incredulità a volte palpabile. Sull'Arca di Noè ha scritto un libro corredandolo con foto scattate da lui stesso e descrivendo le sensazioni provate camminando sul tetto dell'imbarcazione di Noè. «Questa volta - aveva detto prima di partire per quest'ultima spedizione - entrerò dentro l'Arca e scatterò delle foto che non lasceranno più dubbi. Spero davvero che alla fine verrà deciso il recupero e quella sarà una data storica per il genere umano». In pensione da qualche anno, Palego - che nei testimoni di Geova è l'equivalente di un vescovo cattolico - ha lasciato l'incarico di addetto stampa ed ha cosi più tempo da dedicare alla «sua» Arca. La spedizione che si è conclusa col rapimento da parte dei curdi se l'era preparata nei minimi particolari, dopo il fallimento di altre, di cui una condotta con Reinhold Messner. Il settimo appuntamento con l'Arca doveva essere quello decisivo dandogli la possibilità di fornire le prove capaci di abbattere ogni scetticismo. E - conoscendo Angelo Palego e la sua forza d'animo - si può essere certi di una cosa: sta cercando di far capire ai suoi rapitori che lo stanno intralciando inopportunamente in una impresa «storica». Sta pregando Geova che lo lascino andare. Per tornare a casa? Nossignori, per puntare verso i 4 mila e 750 me tri dell'Arca. Marcello Sanzo Testimone di Geova, profeta anche in tv deU'imminente fine del mondo portò con sé Messner sulle tracce di Noè Un gruppo di guerriglieri curdi La ribellione contro Ankara dura da 10 anni A destra Angelo Palego, l'esploratore novarese rapito ieri A sinistra Maurizio Costanzo e Reinhold Messner

Luoghi citati: Ankara, Cameri, Indiana, Liguria, Lombardia, Novara, Piemonte