De Gasperi batte Togliatti di Filippo Ceccarelli

Tutti a messa per lo statista de, pochi al cimitero per il leader pei Tutti a messa per lo statista de, pochi al cimitero per il leader pei De Gasperi batte Togliatti Quasi santo l'uno, dimenticato l'altro A CONFRONTO ALL'ombra de' cipressi ombra sottilissima, per la verità, in una mattina d'agosto come quella di ieri - ancora una volta una delegazione del pds ha sostato di fronte alla tomba di Palmiro Togliatti, nel mausoleo rosso del riquadro numero 61 del Verano, a 29 anni dalla morte. C'erano la responsabile delle politiche ambientali del partito, Fulvia Bandoli, l'emiliano Mauro Zani, che guida l'organizzazione, poi i compagni Dugoni e Morassut. Oltre a Nilde lotti che ha partecipato «in forma privata». Cerimonia «sobria» e «senza discorsi» l'ha presentata l'Ansa. L'Unità di oggi ne dà conto con una notizia del genere micro. La fotina del rito, d'altra parte, è sparita da anni dalle pagine. Quest'anno c'è da dire che manca anche l'articolessa commemorativa (a meno che non si voglia considerare tale l'intervista al giornalista Caccavale sui crimini dello stalinismo, dove pure si parla di Togliatti). Sussurri redazionali lasciano trapelare che la Bandoli si sarebbe lamentata per la mancata partecipazione di un rappresentante del quotidiano del pds a quel che resta della liturgia togliattiana. E tuttavia, con la commemorazione di Edoardo D'Onofrio relegata nella rubrica lettere e quasi una pagina per i 40 anni di Nanni Moretti gli strappi al costume di un tempo si fanno sempre più visibili. In realtà la sensazione è che mai come quest'anno nel par- tito di Occhetto il filo della tradizione si sia allentato. Pidiessini, ancora uno sforzo e il 21 agosto la visita ufficiale al Campo Verano potrebbe essere abolita del tutto. Dimezzando così - certo non di colpo - le un tempo saldissime abitudini dell'estate della vecchia politica. Le torride costumanze sepolcrali che per anni e anni hanno scandito una specie di inespressa collaborazione-competizione con le cerimonie degasperiane che si svolgono di norma due giorni prima. Quest'anno, comunque, non c'è stato proprio confronto. Ben quattro pagine ha dedicato il Popolo al fondatore della de. Ma soprattutto il 39° anniversario della morte dello statista trentino è stato quasi del tutto officiato, se non monopolizzato dalla prima carica dello Stato. Il 19 agosto, interrotte le vacanze a Pian del Cansiglio, Oscar Luigi Scalfaro ha voluto far visita alla tomba di De Gasperi, nella basilica di San Lorenzo, e ha partecipato anche alla messa in suffragio voluta dalla de nella chiesa del Gesù, con il presidente del partito, Rosa Russo Jervolino, e il capogruppo alla Camera Gerardo Bianco. Come tutti gli altri anni una ventina di sacerdoti, nel frattempo, commemoravano De Gasperi in una funzione religiosa nella chiesa arcipretale di Borgo Valsugana, presenti la vedova quasi centenaria dello statista, Francesca, e la figlia Maria Romana. La novità, semmai, stava nella figu¬ ra del sacerdote che ha tenuto l'omelia, quel padre Tito Sar tori che è anche il postulatore della causa di beatificazione del leader de. A questo puito solo l'assenza a Roma o in Valsugana di Mino Martinazzr" cioè del segretario - assenza inconcepibile fino a qualche anno fa indicherebbe un calo di con suetudine e fierezza commemorative anche nel campo cattolico. Per il resto, dopo quasi trent'anni, la rievocazione quasi simultanea dei primi due grandi antagonisti della democrazia repubblicana finisce per conoscere un momento di rottura, un'interruzione evidentissima e per certi versi sintomatica nella sua radicalità. De Gasperi santo e Togliatti dimenticato. Due proiezioni estreme, perfino mitiche ed eccessive. Magari anche questo un segno di qualcosa che sta cambiando, per forza, con gli occhi al passato. Filippo Ceccarelli L'Unità pubblica solo una notizia ma dedica una pagina a Nanni Moretti Il leader storico del pei Palmiro Togliatti

Luoghi citati: Borgo Valsugana, Pian Del Cansiglio, Roma