Toro una battaglia contro tutti

Stasera a Washington la Supercoppa, primo grande trofeo della stagione Stasera a Washington la Supercoppa, primo grande trofeo della stagione Toro, una battaglia contro tutti Mondonico: Milan, ti aspettiamo in campo WASHINGTON DAL NOSTRO INVIATO Più per spot che per sport, la vigilia della Supercoppa tra il Toro e il Milan si carica di veleni che piacerebbero agli americani, se appena ne sapessero qualcosa. L'eco della pubblicità filomilanista programmata per la partita sulle reti Jininvest è arrivata a Washington e immaginate il piacere dei granata nel conoscere che Canale 5, che trasmetterà il match, si prepara a viverlo come un'autentica festa rossonera, l'ennesima puntata del serial trionfalistico che sta andando in onda in queste settimane. Che si può dire infatti di una spot che carrella sulle reti milaniste e su giocatori (Scifo, Policano, Marchegiani) ormai lontani dal Toro, concludendosi con l'immagine di Mussi che tenta invano di salvarsi da un gol rossonero? Il messaggio non è piaciuto al Torino e neppure, ma per un'altra ragione, all'avvocato Nizzola: ha scoperto infatti che nel filmato l'avvenimento viene presentato con il nome di una ditta di giochini elettronici. «Un fatto grave - ha reagito il presidente della Lega -. Noi abbiamo ceduto la manifestazione come Supercoppa italiana e così deve essere chiamata, altro che sponsor». L'incidente diplomatico riporta alla realtà di un avvenimento che il Milan vive da padrone e non soltanto perché ha vinto l'ultima edizione della Supercoppa. L'atteggiamento è da primi della classe. «Noi avevamo il diritto di giocare a S. Siro - ha voluto ricordare Galliani durante il ricevimento nella residenza dell'ambasciatore italiano -. Il regolamento prevede che tocchi scegliere a chi si è imposto in campionato, ma abbiamo rinunciato volentieri a questo piccolo vantaggio per venire in America». Tutto, in questa trasferta americana, è Milan. L'attenzione dei media è concentrata su quello che il Washington Post ieri ha definito «il Dream Team in the Dream Land», la squadra dei sogni nella terra del sogno. In tutto l'articolo il Toro è citato due volte. Ma un conto è sentirsi i padroni di casa, un altro è im- porlo a chi ha dovuto vincere qualcosa per arrivare fin qui. Il Torino può affrancarsi da questo ruolo soltanto con le proprie forze, che paiono piccole e tutte strettamente sportive. «Negli altri campi non c'è competizione con loro - dice Mondonico -. Noi non possiamo arrivare a prendere neppure i loro scarti, come Gullit. Però adesso si fa del calcio: ci presentino pure come la vittima designata, magari si sorprendranno, come l'anno scorso quando tutti ci davano per spacciati e abbiamo vinto la Coppa Italia, sfiorando la zona Uefa». Il pronostico è milanista. Ma è il primo appuntamento dell'anno, la prima partita affrontata di pomeriggio nel caldo umido e soffocante dell'estate di Washington. Certe distanze potrebbero ridursi: i granata, a differenza degli avversari, non avranno premi in caso di vitto: ria (e i premi saranno la prossima grana che dovrà risolvere Goveani), ma questa vigilia da sparring partner li ha forse caricati più del possibile guadagno. «Non spero in una bella partita perché la perderemmo: se azzeccano la gara sono più forti» sentenzia Mondonico. Tuttavia questo concetto di inferiorità non si traduce in una formazione arrendevole. «Pensate - sotto¬ linea l'Emiliano che su queste cose ci gioca da maestro -. Noi, i poveri, avremo tre attaccanti e un solo marcatore puro, Gregucci, visto che non ci sarà Arnioni. Loro, i potenti, forse avranno Massaro, che è un grandissimo tattico, ma non una punta vera». Come a dire che il Toro parte con l'impronta più offensiva del Milan. Mah. Al Mondo starebbe benissimo arrivare ai rigori, dopo i 90'. E vorrebbe affrontare Massaro, più che Raducioiu: con Gregucci e Cois in condizioni imperfette per il Toro è meglio non avere troppi uomini-gol cui badare. Le incertezze granata riguardano invece Silenzi o Aguilera. Il primo si fa preferire per lo stato di forma e meriterebbe considerazione, visto che la Coppa Italia l'ha firmata lui. Aguilera però getta sulla bilancia l'affiatamento con Francescoli e le rogne che ha dovuto superare per venire fin qui. «Un allenatore non può farsi condizionare da un permesso strappato alla Federazione uruguayana: io guido un gruppo cui chiedo certe cose e devo rispettare chi me le offre», dice Mondonico. Tuttavia, sebbene Silenzi gli dia più garanzie, è probabile la staffetta con il sudamericano. Marco Ansaldo I NUMERI DELLA PARTITA 5Le edizioni della Supercoppa che mette di fronte i vincitori dello scudetto e della Coppa Italia. Il successo è andato sempre al vincitore dello scudetto. Il Torino sembra battuto dal pronostico, ma a Washington ha il vantaggio di giocare in campo neutro. 61 confronti diretti fra Capello e Mondonico al timone di rossoneri e granata. Il bilancio è con il primo: 2 vittorie e 4 pareggi. Nel torneo scorso «X» sia al Meazza sia al Delle Alpi. 9Le squadre, compreso il Torino, arrivate a disputarsi la Supercoppa. Il Milan punta al tris: nel 1988 vinse la prima edizione con Sacchi in panchina, l'anno scorso si è ripetuto contro il Parma, guidato da Capello. CTF I giocatori che hanno legato il loro nome alla manifestazione. Quat^# tra i protagonisti in campo con due trionfi: i rossoneri Baresi, Costacurta e Tassotti e il granata Galli, vittorioso con il Milan nel 1988 e con il Napoli nel 1990. & M Le partite ufficiali che hanno opposto il Milan al Torino: 140 in 13*1 campionato e 14 in Coppa Italia. Il passato è stato piuttosto equilibrato: 52 le vittorie del Milan, 49 quelle del Torino e 53 pareggi. CANALE 5 ORE 20,30 Milan Torino ROSSI 1 GALLI TASSOTTI 2 COIS MALDINI 3 JARNI ALBERTINI 4 FORTUNATO COSTACURTA 5 GREGUCCI BARESI 6 FUSI ERANIO 7 MUSSI BOBAN 8 OSIO SIMONE 9 SILENZI SAVICEVIC 10 FRANCESCOLI MASSARO 11 VENTURIN Arbilro: HELDER DIAZ (Usa) IELP0 12 PASTINE F. GALLI 13 SERGIO DONADONI 14 SORDO ORLANDO 15 SENIGAGLIA RADUCIOIU 16 AGUILERA t<MBO D' ANNO VINCENTE ALLEN ATO RE 1988 MILAN SACCHI 1989 INTER TRAPATTONI 1990 NAPOLI BIGON 1991 SAMPDORIA BOSKOV . 1992 MILAN CAPELLO Aguilera tra i rossoneri nell'ultimo Toro-M ilan del campionato: il granata stasera farà forse staffetta con Silenzi