«la colpa Cercatela a Ravenna»

«la colpa? Cercatela q Ravenna» Un memoriale della Montedison: Sama e Arturo decidevano su tutto «la colpa? Cercatela q Ravenna» Foro Buonaparte attacca la famiglia Ferruzzi MELANO. Salgono e scendono, nessuno sa da chi comprati, i titoli Ferfin in Borsa. E intanto tra la Montedison di Guido Bossi e i Ferruzzi è guerra d'avvocati attorno alla richiesta del nuovo vertice di chiamare in causa - dopo la scoperta dei buchi in bilancio - gli ex amministratori: Arturo Ferruzzi, Carlo Sama, Bomano Venturi, Giuseppe Garofano, Boberto Magnani, gli eredi di Gardini. «Con la richiesta di sequestro dei beni, le banche hanno violato l'accordo raggiunto pochi giorni dopo lo scoppio della crisi», ha accusato Francesco Galgano, l'avvocato dei Ferruzzi. Concludendo: «La famiglia non sapeva nulla, è tutta colpa di Gardini». Tutto il contrario di quanto sostiene la Montedison nelle 50 pagine di memoriale (stese dall'avvocato Giovanni Panzarini) consegnato al magistrato Giuseppe Patrone che dovrà decidere se concedere il sequestro. «Sama, Arturo Ferruzzi, Venturi e Magnani sono responsabili delle operazioni finanziarie che hanno portato alla fuoriuscita dalle casse della Montedison International Holding di 435 miliardi attraverso la scatola vuota caraibica Exilar»: questo il punto centrale del memoriale. Come dire, Gardini avrà le sue colpe e l'operazione Exilar sarà pure una coda dell'illecito commesso ne 11'89 (il blitz sulla soia alla Borsa di Chicago) ma tutti i Ferruzzi sapevano. E dopo il divorzio da Baul, nel '92, erano loro che avevano in mano la gestione. La conferma in alcuni documenti allegati nella procura speciale (del febbraio '91) per Boberto Magnani che rivela quanto fossero ampi i poteri dell'uomo delle finanze di Ravenna. E nello schema organizzativo di Montedison dal quale si deduce che tutte le operazioni estere (compreso il finanziamento a Exilar) passavano al vaglio di Foro Buonaparte. [a. z.l

Luoghi citati: Chicago, Exilar, Ravenna