Guccini al Karaoke, bufala d'estate di Marinella Venegoni
Guccini al Karaoke, bufala d'estate Il cantautore avrebbe interpretato «Pensiero» dei Pooh in un bar di Varazze Guccini al Karaoke, bufala d'estate La moglie: «Non è vero, Francesco è a Pavana» VARAZZE. Una bufala. Divertente quanto si vuole, ma sempre bufala. Il «Secolo XIX», quotidiano di Genova, riportava ieri con grande rilievo che il cantautore Guccini Francesco da Bologna è stato sorpreso a karaokare sulla passeggiata a mare, al bar «Onda Azzurra» di Varazze, pigro borgo vacanziero della Riviera di Ponente. Sì precisava che Freddy, conduttore di «Radio Savona International», lo aveva avvicinato senza riconoscerlo, mentre passeggiava leccando un gelato accanto alla moglie Angela e alla figlia adolescente Teresa, e lo aveva convinto a cimentarsi in «Pensiero» dei Pooh. Applausi, complimenti e tanti saluti: nonostante la «erre», nessuno aveva realizzato che quello era il cantore delle inquietudini giovanili degli I Anni 60-70, dei tormenti creI puscolari dei nostri giorni, l'autore di «Dio è morto» e della «Locomotiva». Non era forse successo anche a Sting, di non esser riconosciuto mentre qualche mese fa cantava per girare un «promo» in una stazione della metropolitana londinese? I cantanti famosi si riconoscono al momento del concerto, quando arrivano circondati dal sacro alone della folla; sembra quasi impos¬ sibile che vivano, passeggino, facciano la pipì. Ma al telefono da Bologna, ieri la bionda moglie Angela è caduta dalle nuvole. «Francesco al karaoke? Siamo stati a Varazze qualche giorno, fra luglio e agosto, all'hotel Eden, tornando dal matrimonio di amici nell'entroterra di Genova; ma in quel bar non ci siamo proprio mai andati». Francesco, poi, non sembra il tipo da karaoke sul lungomare: non che sia estraneo alle mattane, tutt'altro, ma non così kitsch. «Al massimo - dice Angela - potrebbe fare qualcosa del genere fra amici». Impossibile capire come la «bufala» sia montata. Varazze è un posto molto distratto. Un violento turismo di massa l'ha da tempo disabituata alle frequentazioni illustri della prima metà del secolo, e ci possono anche mettere qualche settimana a realizzare che quel tipo lungo lungo con la barba grigia che passeggiava fra le palme era proprio Francesco Guccini. Un posto ideale per nascondersi fra i vacanzieri, con poche occasioni di divertimento, dove i più vanno a dormire alle undici; pensioni e alberghi del lungomare per prudente e atavica saggezza ligure spengono le insegne appena fa notte, anche in piena settimana di Ferragosto. Magari è una trovata pubblicitaria dell'«Onda Azzurra», che di sera rallegra le migliaia di bagnanti lanciati in un economico struscio. Però il padrone dell'«Onda Azzurra», Enrico, è scocciatissimo: «Io non l'ho visto cantare, ammesso che abbia cantato. Sto sempre alla cassa. E' tutto il giorno che ricevo telefonate». E' scocciato anche Damiani, responsabile di «Radio Savona», che quella sera era lì: «Non mi sono accorto di nien¬ te, sono state due ragazze a dire a Freddy: ma non hai visto che hai fatto cantare Guccini? Dicono che era seduto a un tavolo, ha detto "Non so cantare", e la moglie rideva. Non è mica un delitto, non riconoscere Guccini. In fin dei conti in tv non si vede, concerti non ne fa tanti, l'ultimo a Savona è stato cinque anni fa». Francesco, intanto, è sparito a Pavana, il luogo sognato dell'infanzia e del primo libro, sull'Appennino toscoemiliano. Ci si era fermato per tutto luglio, si è fatto trascinare a Varazze da Angela, ma poi è ritornato di corsa fra i boschi. A lui, di questo mare che con l'ammasso di turisti si riempie di poco gradevoli bolle biancastre, non importa granché La dice lunga una sua frase ce lebre: «Va a cagare te e il ma re». Marinella Venegoni Francesco Guccini odia il mare che con l'ammasso di turisti si riempie di bolle biancastre
Persone citate: Damiani, Francesco Guccini, Guccini, Guccini Francesco, Ponente
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