«Quella foto svela la sua storia» di Daniela Daniele

«Quella foto svela la sua storia» «Quella foto svela la sua storia» 77profilo del carattere con la fisiognomica UN VOLTO DA DECIFRARE Lm ESPRESSIONE è di sor™ presa. La bocca atteggiata nel tentativo di un respiro. L'ultimo. Quello che la ragazza (o ragazzina?) ha inghiottito insieme con la vita. Il volto della foto segnaletica, diffusa dalla polizia nella speranza di dare un nome e una storia al cadavere della spiaggia, ci guarda da tutti i giornali. Se quella foto potesse parlare... Ma che può dirci l'immagine di una faccia imprigionata nella fissità della morte? Si può abbozzare, magari a grandi linee, magari nella speranza di aprire uno spiraglio sul mistero, un quadro della personalità basandosi su un'istantanea scattata in quelle condizioni? Cesare Lombroso direbbe senz'altro di sì, ma la scienza ha ormai cancellato lui e le sue teorie dal proprio «Albo». Un coro di scienziati, infatti, risponderebbe: tutte sciocchezze. Qualcuno, invece, forse più curioso degli altri, forse più coraggioso, accetta di fare ipotesi, di ragionare su quel visino, tentando di coglierne quelli che furono l'essenza e i segreti. Lo scrittore e antropologo Arturo Schwarz, pur ammettendo la difficoltà dell'impresa, azzarda: «Direi che si trattava di una ragazza intelligente, la fronte alta e bombata starebbe a dimostrarlo. E sarei portato a pensare che non avesse frequentazioni equivoche. Ma quello che mi ha subito colpito, vedendo la fotografia, è l'espressione del volto: esprime sorpresa. Ecco, io non credo che quel volto appartenga alla vittima di un delitto premeditato, ma piuttosto di un "inci¬ dente", di un omicidio preterintenzionale o colposo». Era italiana? «Difficile dirlo risponde Schwarz -, i tratti somatici ormai, grazie ai matrimoni misti sempre più frequenti, non hanno caratteristiche nette come un tempo. Tenderei a escludere, però, la provenienza dal Nord Europa. La ragazza è finta bionda, lo rivela l'attaccatura bruna sulla fronte, mentre al Nord la maggioranza delle donne ha i capelli chiari e le brune, rare, sono molto apprezzate e non usano, proprio per questo motivo, tingersi i capelli». A chiunque sia appartenuto, il bel volto ha qualcosa di magnetico, di non banale. Lo rileva anche l'antropologa Ida Magli che aggiunge: «Sembra che la poveretta sia morta pensando intensamente a qualcosa. E, ciò che più mi stupisce, non pare avesse paura in quel momento estremo. Tutto quello che mi sento tìi dire, disponendo di quella sola immagine e delle notizie dei giornali, è che doveva trattarsi di una persona che non amava esibirsi, per via di quei segni lasciati dall'abbronzatura su un costume intero, a spalline larghe». Johann Kaspar Lavater, svizzero, curioso personaggio che veleggiò nella sua vita tra scienza e magia, codificò la fisiognomica d'«arte» di riconoscere il carattere attraverso i tratti somatici) nel 1775. Angelo Musso, psicologo e studioso di questa che nessuno vuole definire «scienza», tenta di tracciare un profilo di personalità della sconosciuta, basandosi, appunto, sulle teorie di Lavater. «La fronte alta e bombata spiega - è indice di attività intellettuale pronunciata, di curiosità. Nel volto, che a giudicare dalla foto, mi. sembra ovale, ha caratteri di dolcezza, intelligenza e fantasia, quest'ultima impiegata in modo disordinato, legata a una curiosità spinta all'eccesso. Come se il soggetto fosse stato portato ad abbandonare ogni iniziativa, passando continuamente da un interesse all'altro». Ma la fronte alta, in quella particolare fisionomia, può nascondere un elemento di debolezza: «E' tipico, secondo Lavater, di chi può essere facilmente circuibile, sulla spinta dell'altruismo. Di chi è più disposto a tollerare che a imporsi». Nella struttura del mento, che si mostra un po' prominente, l'esperto legge «scetticismo, inquietudine, sensibilità e instabilità emotiva» e nella spazio tra le labbra e l'attaccatura del naso «tendenza all'estroversione, tratto non appartenente, di certo, a persona timida». Aveva gli occhi chiari, s'è detto. Ma non è stato specificato se azzurri o verdi. Nel primo caso saremmo di fronte a una ragazza «ambiziosa, inquieta, debole, fantasiosa», nel secondo «irritabile, sensuale, coraggiosa». Quello che manca, però, è l'elemento fondamentale: lo sguardo. «Dallo sguardo di una persona - conclude Angelo Musso - è possibile capire quasi tutto di lei». Occhi, specchio dell'anima. Ma quegli occhi, ritoccati sulla fotografia, sono spenti per sempre. Daniela Daniele L'esperto: «Intelligente ma pure inquieta e debole» La foto della vittima diffusa dalla polizia per cercare di chiarire, finora invano, chi sia

Persone citate: Angelo Musso, Arturo Schwarz, Cesare Lombroso, Ida Magli, Johann Kaspar Lavater, Occhi, Schwarz

Luoghi citati: Nord Europa