Tradito dal cuore

Truffatore arrestato mentre esce dall'ospedale Truffatore arrestato mentre esce dall'ospedale Tradito dal cuore Dopo un bidone miliardario si era messo a mendicare Da truffatore miliardario a derelitto. Sembra essere questo il singolare destino del latitante Franco Barboni, 54 anni, pregiudicato, originario di Torino, che è stato nuovamente arrestato l'altro ieri dal Nucleo operativo dei carabinieri. I militari dell'Arma lo attendevano all'uscita di una stanza del Maria Vittoria. L'uomo stava per essere dimesso dall'ospedale dopo il ricovero avvenuto il 7 agosto scorso per un infarto. La crisi cardiaca aveva anche posto fine alla sua latitanza che durava dall'8 dicembre dello scorso anno. Ignorava che i carabinieri, ben sapendo i problemi cardio-circolatori che lo affliggevano, dall'inizio dell'anno effettuavano quindicinalmente un controllo a tappeto presso tutti i nosocomi cittadini per poterlo rintracciare e catturare. Vistosi scoperto, Franco Barboni si è limitato a sospirare e dopo gli ulteriori controlli di rito sul suo stato di salute (che ne dichiaravano compatibile la carcerazione), è stato nuovamente portato al carcere delle Vallette. Da questo stesso penitenziario il pregiudicato era uscito verso la fine dell'anno scorso dopo aver scontato una pena di 9 mesi e 22 giorni di reclusione per i reati di truffa e ricettazione. Appena fuori dal carcere, aveva pensato bene di far perdere le tracce, tagliando i ponti con tutti e riducendosi addirittura a mendicare. Sapeva che a breve scadenza nei suoi confronti sarebbe stato emesso un altro ordine restrittivo, conseguente a una bancarotta fraudolenta nel settore alimentare che aveva effettuato, sempre nel '92, nel Meridione. Il nuovo provvedimento di carcerazione era imminente e stava appunto per essere emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce; si trattava di un residuo pena di 4 anni e 6 mesi di carcere. Barboni era stato infatti ritenuto il principale artefice di una ingegnosa truffa che aveva fruttato un miliardo e 600 milioni di lire in prodotti gastronomici. Un «colpo» reso possibile dalla creazione ad hoc di una società «fantasma» in accomandita semplice. Lui, almeno sulle carte, risultava l'unico intestatario. Scontato il meccanismo del «bidone». Aperta la ditta, aveva comprata merce in gran quantità e a più riprese dai vari fornitori all'ingrosso. Prima di chiudere bottega e sparire, aveva venduto in nero e sottocosto. Senza ovviamente pagare chi aveva fornito i vari prodotti. Né la merce, né i soldi incassati sono stati ritrovati. Negli inquirenti era sorto anche il sospetto che Barboni fosse soltanto una «testa di legno» per coprire le magagne di altri, riservandosi una piccola fetta di guadagni. Ivano Barbiero Franco Barboni, 54 anni, è stato rinchiuso nel carcere delle Vallette

Persone citate: Barboni, Franco Barboni, Ivano Barbiero

Luoghi citati: Lecce, Torino