BaggioUno risale in cattedra di Fabio Vergnano

Memorial Valenti a Udine: Juve-Austria Vienna 4-0, doppietta del fantasista Memorial Valenti a Udine: Juve-Austria Vienna 4-0, doppietta del fantasista BaggioUno risale in cattedra E anche Vietili va in gol UDINE dal nostro inviato Dopo la pausa di mezza estate con i pareggi stiracchiati di Padova e Lucca, avari soprattutto nella freschezza di gioco e nella lucidità delle idee, ecco di nuovo la Juve più vera, cioè quella che Baggio fa girare a mille. Ne fa le spese, in apertura del «Valenti», l'Austria Vienna, squadra che ha più nomi di sponsor su maglietta e pantaloncini che titoli di merito. Quattro gol e tutti a casa. Dopo 12 minuti è già tutto deciso. Due perle di Robi Baggio e Vialli (normale, o no?) e anche la curiosa norma del regolamento che in caso di parità finale assegna la vittoria a chi colleziona più calci d'angolo (a quando la vittoria assegnata a chi batte più falli laterali? ndr) resta un'inutile bizzarria del calcio estivo. Tutto facile, anche troppo. Solita formazione ormai metabolizzata, grande aggressività con Torricelli e Fortunato stantuffi di fascia. L'Austria si diletta soprattutto nel giochetto del fuorigioco, ma in maniera goffa e ne diventa in fretta vittima. Ne approfitta soprattutto il Codino che ritorna ad incantare. Al 4' sguscia tra i polentoni austriaci e solo davanti al portiere insacca. Il signore della Signora al 12' costruisce il raddoppio: palla per Fortunato, centro, sinistro di Vialli e applausi corali. E' una Juve senza problemi, bestia nera dei vennesi, travolti perfino all'epoca di Maifredi. Al 26' Robertino imbecca Moeller con un lancio millimetrico, ma il tedesco conferma i disagi di questo avvio di stagione e sparacchia a lato in maniera clamorosa. Quando Baggio tua il fiato, salgono alla ribalta i portatori d'acqua. Al 27' fanno tutti i faticatori del centrocampo. Torricelli crossa, Conte si esibisce in una rovesciata d'altri tempi che sfiora il palo. Due minuti dopo anche i soliti incontentabili sono serviti. Baggino concede il bis. Conte crea e lui conclude con un destro micidiale. Avanti c'è posto, sembra invocare l'Austria, e la Juve accetta l'invito al 40'. Vialli dalla sinistra pesca Conte in area: botta dal basso in alto e l'allenamento si chiude qui. Il torneo (proseguito con Udinese-Austria Vienna, 2-0, reti di Branca e Rossitto) ha avuto come prologo il caso-Di Canio. Manca l'ufficialità, ma Paolo lo scontento viaggia spedito verso Napoli. Rimandata a lunedì la firma di un accordo che piace a tutti: al giocatore perché mette fine al suo precariato, ma anche alla Juventus che con la doppia cessione Casiraghi-Di Canio ha completato l'operazione «spogliatoio tranquillo», cancellando ogni motivo di tensione e rivalità. Per Trapattoni una scelta inevitabile: «Di Canio avrebbe potuto crearci più problemi di Casiraghi. Adesso c'è un gruppo compatto. Con Di Livio saremmo a posto». Un altro segnale che il giocatore del Padova è sempre più vicino alla Juve arriva dalla sua assenza nell'amichevole che i veneti hanno disputato ieri contro il Monza. E intanto Di Canio, rimasto a Torino in attesa degli ultimi sviluppi, ha fatto sentire la propria voce: «Prendo atto della decisione della Juve. Finora avevo parlato soltanto con Trapattoni, finalmente ho chiarito tutto anche con la società. Ci tenevo a parlare con Boniperti per ribadire il mio pensiero su quanto è successo in questi anni. L'importante nella vita è essere a posto con la coscienza e in questo momento sono sereno e tranquillo. Alla Juve non ho mai avuto lo spazio che meritavo. Perché? Me lo sono chiesto anch'io. C'erano equilibri da rispettare, ma puntualmente uscivo io. Poi saltava fuori la famosa formula-quattro, lì non c'erano equilibri da rispettare, eppure... Napoli? Va benissimo. Ma ora ho voglia di giocare e basta». Fabio Vergnano Juventus: Peruzzi; Porrmi, Fortunato; Torricelli, Kohler, Julio Cesar; Conte, D. Baggio, Vialli, R. Baggio, Moeller. Reti: 4' e 29' R. Baggio, 12' Vialli, 40' Conte.