«Pds arrogante sulle vignette vietate» di Maria Corbi

Critiche al diktat di Botteghe Oscure. D'Onofrio e Piro: atteggiamento assurdo Critiche al diktat di Botteghe Oscure. D'Onofrio e Piro: atteggiamento assurdo «Pds arrogante sulle vignette vietate» Ma Robecchi (Cuore): la satira non può dire il falso SE LA CRITICA VA IN UNA SOLA VROMA IETATO ridere sulla tangentopoli rossa. Pena querela». Il diktat di Botteghe Oscure, ribadito ieri su «La Stampa» da Bassanini, che impedisce a Forattini di disegnare vignette su questo tema apre un caso: è accettabile una censura del genere quando le matite dei vignettisti colpiscono e feriscono tutti i partiti senza distinzioni? «Assolutamente no», risponde Franco Piro, psi, che spiega come il rapporto del pei, un tempo, e del pds ora sia un rapporto di amore-odio. «Di amore quando le vignette colpiscono duro gli avversari, di odio quando sono rivolte a loro. La realtà è che la verità fa male». Ma per Piro non è solo il pds a peccare di mancanza di autoironia: «E' un difetto comune un po' a tutta la sinistra. Per noi essere presi in giro è doloroso. Ma quando si tratta degli altri, allora le cose cambiano. Dovremo imparare a seguire il comandamento che dice: «Non fare agli altri ciò che non vuoi venga fatto a te». Anche il democristiano Francesco D'Onofrio, per rispondere alla stessa domanda usa suggestioni religiose. «Il pds rivendica per sé una sorta di sacralità ecclesiale. E non accetta ironie di nessun tipo. E' un po' come la Chiesa che non tollera la satira di tipo blasfemo». Il costituzionalista de ricorda come il suo partito sia colpito continuamente dalla fero- eia dei vignettisti. «Non so se ci sia mai stata una censura da parte nostra verso qualche au-r tore o disegnatore satirico particolarmente cattivo - spiega -. Ma anche se c'è stata non ha avuto effetto». D'Onofrio si schiera completamente dalla parte di Forattini che dopo l'avvertimento minaccioso «di quei figli di buonadonna dei dirigenti di Botteghe Oscure», come lo stesso vignettista li definisce, si sente in «libertà vigilata»: «E' inaccettabile l'arroganza del pds. E ancora più arrogante è la base di partenza di questa censura: il partito comunista prima e quello democratico della sinistra adesso, pretendono un trattanmento speciale in base a un pretesa di diversità strutturale rispetto agli altri partiti nella questione morale». «Nel pds ci può essere stata ammette il parlamentare scudocrociato - minore corruzio- ne individuale, ma certo l'uso del potere politico per ottenere vantaggi economici è stato lo stesso». Di diversa opinione Alessandro Robecchi, uno dei direttori di Cuore: «La satira sulle tangenti a Botteghe oscure è doverosa ma bisogna tener presente che il pds non è la de e Greganti non è De Lorenzo». «La censura, spiega ancora Robecchi tornando alla querelle Forattini-pds, è inaccettabi¬ le da parte di chiunque, sia dalla Ciesa che dalla società bocciofila, che dal pds, o dalla mamma. Ma la satira non può dire il falso. C'è un problema di misura. Una frontiera che dipende dalla sensibilità artistica e culturale del vignettista». «E sulla sensibilità artistica di Forattini - conclude il direttore di Cuore - non scommetterei cinque lire. Le sue sono battutacce prevedibili, di quelle che si sentono sugli autobus». «Anche gli ex comunisti - gli risponde dalle file della Lega Mario Borghezio - facevano parte di Tangentopoli, ma per quanto la gente ne parli anche sugli autobus a Botteghe Oscure si preferisce non riderci sopra. Per Borghezio l'ironia del pds ha due facce: «Se la satira è di sinistra ed è targata Cuore, è tollerata, poiché al massimo si tratta di compagni che sbagliano, se è "borghese" come quella di Forattini, allora disturba». Maria Corbi L' F Pi dl i L'on. Bassanini (sotto) a sinistra Forattini L'on. Franco Piro del psi «Censura inaccettabile» Perché impedire a Forattini vignette su tangenti-pds?