Strage di indios a colpi di machete

Strage di indios a colpi di machete BRASILE Strage di indios a colpi di machete Amazzonia, i cercatori d'oro uccidono 19yanomami SAN PAOLO NOSTRO SERVIZIO Per attaccare, i «garimpeiros», i cercatori d'oro'bianchi, hanno aspettato che gli uomini uscissero dal villaggio di Haximu, immerso nel cuore della foresta. Poi, il massacro è stato rapido e spietato, a colpi di coltello e di machete: sono stati uccisi almeno 10 bambini, sette donne e due anziani. Colpevoli tutti appena di essere indios Yanomami, il più antico popolo dell'Amazzonia, che da oltre tremila anni vive in quello che è oggi, in Brasile, lo Stato di Roraima, ai confini col Venezuela. La strage è avvenuta sabato o domenica scorsi, ma la notizia è stata diffusa solo mercoledì notte, dopo che alcuni degli Yanomami superstiti hanno camminato per oltre 100 chilometri nella foresta per arrivare sino alla più vicina base della Funai, la fondazione brasiliana di assi¬ stenza agli indios, da dove è stato dato l'allarme. «Dopo aver ucciso la mia gente, i bianchi hanno tagliato le braccia, le gambe e le teste ai corpi», ha raccontato uno degli indios sopravvissuti. Quando ha appreso la notizia, il ministro della Giustizia, Maurizio Correa, ha usato toni duri: «E' un fatto estremamente grave, persino più del massacro dei ragazzi di strada avvenuto a Bio il mese scorso». Dichiarazioni di sdegno a parte, però, il governo poco può o vuole fare per evitare che episodi del genere si ripetano. In Roraima, la tensione coi «garimpeiros» è alta da tempo, ed agli inizi del mese è stata denunciata l'uccisione di altri sei indios senza che venissero ordinate indagini. Il problema è quello di sempre: la proprietà della terra. Secondo la Costituzione brasiliana dell'38, i 250 mila indigeni che vivono nel Paese hanno diritto ,alla proprietà delle aree tradizionalmente occupate dai loro popoli. Si tratta in totale di 510 riserve indigene, per un'estensione pari ad oltre un decimo del territorio nazionale; di queste, però, appena 272 sono state effettivamente create, e da oltre un'anno il governo ha bloccato ogni nuova demarcazione. Ufficialmente, la riserva Yanomami già esiste: si tratta di 94 mila chilometri quadrati (quanto il Portogallo), concessi nel 1991 dall'allora presidente Collor. Ma il sottosuolo della zona è ricchissimo, e a partire dal 1988 si è scatenata una corsa all'oro che ha spinto nell'area sino a 40 mila «garimpeiros» per volta, provocando sinora la morte di oltre 2000 Yanomani, che oggi non sono neppure 10 mila. «Se i cercatori d'oro non verranno espulsi, questo popolo è destinato a scomparire», accusa l'antropologo Carlos Alberto Ricardo. Gianluca Bevilacqua Sono 10 bambini, 7 donne e 2 vecchi, gli hanno amputato gambe e braccia

Persone citate: Carlos Alberto Ricardo, Gianluca Bevilacqua, Maurizio Correa

Luoghi citati: Brasile, Portogallo, San Paolo, Venezuela