Viaggio nella storia a Torre Pellice di A. Già.

Trattorie e ristoranti aperti quartiere per quartiere per il break di mezzogiorno o una serata da trascorrere con gli amici La mostra s'inaugura sabato alle 16,30, saranno esposti 80 documenti Viaggio nella storia a Torre Pedice Aperto per una settimana l'archivio del Comune Chi ama il verde delle vallate piemontesi con un occhio rivolto alla loro storia non si lasci sfuggire l'occasione di visitare l'archivio storico comunale di Torre Pellice. Nell'aula consiliare del municipio, in via della Repubblica 1, è stata allestita una mostra che sarà aperta da sabato alle 16,30 fino a fine mese. Un contributo regionale e un anno di lavoro hanno permesso di fare ordine in una voluminosa catasta di documenti, memoria storica della vita in Val Pellice. Un'iniziativa, in concomitanza con il Sinodo valdese, che permetterà di conoscere meglio vicende che dalla metà del 1700 hanno segnato tappe importanti nella cultura della valle. «Ottanta i documenti originali esposti - spiega l'assessore alla Cultura Claudio Bertalot - molti in francese si rifanno al periodo napoleonico, testimonianze preziose soprattutto per gli studiosi». La mostra è un'attenta analisi di una serie di avvenimenti che vanno dall'istruzione al mondo del lavoro, per arrivare alla convivenza della religione cattolica con quella valdese. «Si tratta precisa il sindaco di Torre Pellice Marco Armand Hugon - di un patrimonio che deve essere a disposizione di tutti. Per questo motivo, anche do- po la chiusura della mostra e previo accordo con la segreteria, sarà possibile vedere i documenti». Nell'archivio storico c'è un po' di tutto. Per esempio, una delibera del 1808 stabiliva la laicità delle scuole comunali che si dovevano astenere dal dare una formazione religiosa. La panoramica sul mondo della scuola continua con una nota che oggi, in tempo di calo demografico, fa notizia: la maestra della scuola Bouissa nel 1914 chiede al Comune lo sdoppiamento di una quarta elementare frequentata da 70 allievi. Altri documenti riguardano il grave problema del lavoro dei bambini nelle fabbriche. Una statistica del 1877 inviata al prefetto testimonia che nelle aziende della zona non si impiegavano più bambini di 8 anni nei processi produttivi. L'età minima riscontrata era salita ad 11. I regolamenti per i contadini, il rispetto delle proprietà e i documenti legati a una lunga lite iniziata fra i monaci dell'abazia di Staffarla e i valligiani, relativa ai diritti su un alpeggio, tuffano il visitatore in vicende di altri tempi ma che per certi versi sembrano tratte da un'udienza di pretura dei giorni nostri. [a. già.]

Persone citate: Claudio Bertalot, Marco Armand Hugon, Torre Pedice

Luoghi citati: Torre Pellice