Fece mettere 4 lampioni A giudizio per peculato
Fece mettere 4 lampioni A giudizio per peculato Ex sindaco di Rivoli prosciolto da altre accuse Fece mettere 4 lampioni A giudizio per peculato L'ex sindaco psi di Rivoli, Gian Paolo Aceto, comparirà il 18 ottobre in tribunale per difendersi dall'accusa di peculato per distrazione e falso. Una vecchia storia che risale all'85 e riguarda l'installazione di 4 lampioni in una strada privata dove c'era una villa di cui era comproprietaria Giuliana Raffaghelli, sua moglie. Con Aceto compariranno davanti ai giudici della terza sezione penale anche il responsabile per gli impianti di illuminazione del Comune, Claudio Rosso, e un agente assicurativo, Bruna Tarditi. Sono difesi dagli avvocati Gianaria, Mittone e Maria Grazia Cavallo. L'indagine era partita dalla denuncia dei due consiglieri psdi Valentino Dosio e Antonio Trovato. Il Comune installava i lampioni in via Malgioie a Rivoli. Grazie a una delibera presentata da Aceto, allora assessore ai Lavori Pubblici, decise di mettere anche 4 punti luce in un tratto di strada privata dove c'erano tre villette, ima in comproprietà tra la moglie dell'ex sindaco e Bruna Tarditi. Secondo l'accusa gli imputati avrebbero «distratto» 7 milioni, la spesa per i 4 lampioni. E' l'unica imputazione rimasta in piedi contro Aceto, che nell'ottobre '87 finì anche in carcere. Su di lui erano state aperte altre 4 inchieste da cui è stato prosciolto con formula ampia.
Persone citate: Aceto, Antonio Trovato, Gian Paolo Aceto, Gianaria, Maria Grazia Cavallo, Mittone, Tarditi, Valentino Dosio
Luoghi citati: Rivoli
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