Ipotesi di concussione e corruzione per l'ex assessore al Commercio del Comune Baldassarre Furnari

Ipotesi di concussione e corruzione per l'ex assessore al Commercio del Comune, Baldassarre Furnari M Ipotesi di concussione e corruzione per l'ex assessore al Commercio del Comune, Baldassarre Furnari M pp,Mazzetta per una licenza di pompe funebri L'accusa dal titolare di una ditta concorrente Per le indagini usate intercettazioni telefoniche Il nome dell'ex assessore al Commercio, Baldassarre Furnari, compare nel registro degli indagati in procura per un'ipotesi di concussione e corruzione. Nei prossimi giorni sarà interrogato dal magistrato che conduce l'inchiesta, il sostituto procuratore Giuseppe Ferrando. A tirare in ballo il politico (ex socialdemocratico, poi passato ai socialisti) è stato il titolare di una ditta torinese di pompe funebri, con un esposto alla procura della Repubblica. Nella denuncia si sostiene che Furnari avrebbe preteso una «mazzetta» di 50 milioni per concedere ad una ditta concorrente la licenza necessaria per esercitare: una competenza che gli spettava in quanto assessore al Commercio. La vicenda è ancora tutta da chiarire, l'indagine è alle prime battute. Non si può neppure escludere che l'accusa lanciata contro l'ex assessore socialdemocratico sia frutto della vendetta di un concorrente deluso. Gli agenti della polizia giudizia¬ ria stanno raccogliendo materiale per verificare il racconto del denunciante. L'episodio risalirebbe all'epoca in cui Baldassarre Furnari ha ricoperto l'incarico di assessore al Commercio, presumibilmente nel periodo tra il 1991 e il 1992. Nell'esposto, molto particolareggiato, si spiega che il Comune di Torino da tempo non rilasciava che pochissime licenze per ditte di onoranze funebri, a causa del calo demografico e dell'allungamento della vita media. Comprensibile quindi il malumore del denunciante per il presunto favore a un concorrente. Nel suo racconto si parla di una dazione di denaro, 50 milioni in contanti, destinati a Furnari, e di un regalo giunto alla sua segretaria. Il denaro sarebbe stato consegnato da una ditta «privilegiata» nei rapporti con l'assessorato. «Quella ditta ha ottenuto subito quello che le serviva per lavorare. E' bastato pagare, e la licenza è arrivata». La procura ha deciso di verificare quel rac¬ conto, e ha aperto l'inchiesta. Nei prossimi giorni, oltre a Furnari, sarà sentito anche il titolare dell'impresa indicata come favorita. Finora Baldassarre Furnari non ha ricevuto alcun avviso di garanzia: il nuovo codice di procedura penale consente di avviare indagini preliminari senza che l'interessato lo sappia. Un parziale supporto alla denuncia sarebbe arrivato da alcune intercettazioni telefoniche, in cui si fa riferimento a elementi che gli inquirenti defi- niscono interessanti. Originario di Lercara Friddi, provincia di Palermo, 61 anni, Furnari cominciò la sua carriera politica di socialdemocratico nel '70 come consigliere comunale. Due anni dopo divenne assessore ai Servizi demografici. Nella stessa legislatura ricoprì anche l'incarico di responsabile di Viabilità e Polizia urbana. Consigliere regionale nel '75, parlamentare dal '79 all'83, tornò in Sala Rossa nell'80, prima con la delega all'Edilizia privata, poi al Commercio. Nel dicembre '91 fu chiamato, come assessore più anziano di età, ad assumere le funzioni di sindaco in sostituzione del dimissionario Valerio Zanone. Alle ultime amministrative si era presentato nella lista Unità socialista, capeggiata da Marziano Marzano. Non è stato rieletto, ed è tornato alla sua attività di imprenditore, a capo di un'azienda produttrice di vernici, la Ivest. Brunella Giovara li settore era bloccato a causa del calo demografico. Per concedere il permesso all'azienda pretese 50 milioni» Baldassarre Furnari è stato assessore al Commercio fino al '92

Luoghi citati: Comune Di Torino, Furnari, Lercara Friddi